Raccolta di Voci e Fatti
EURO: ERA ORA !
E’ arrivato l’Euro, finalmente. Ma questo lo sanno tutti. Tentiamo invece di dire qualcosa che non è stato giustamente posto in evidenza sulla nostra nuova moneta.
Innanzitutto, secondo me non è stato sufficientemente valorizzato il fatto che la nascita dell’Euro è la più colossale operazione monetaria della storia dell’umanità. Mai, nella storia, dodici Stati sovrani (e nemmeno otto, e nemmeno cinque) avevano liberamente deciso di rinunciare alle loro monete nazionali per una valuta creata a tavolino, rimasta una moneta fantasma per tre anni e, malgrado ciò, beneficiaria di uno dei fattori economici fondamentali per l’esistenza di qualsiasi moneta: la fiducia.
Ora l’Euro è nelle nostre mani, lo vediamo, lo tocchiamo, e spetterà a noi farlo diventare la valuta più diffusa del mondo. Le premesse esistono già: siamo 320 milioni di europei ad usarlo, a fronte di 240 milioni di americani con il loro dollaro e 125 milioni di giapponesi con il loro yen. Le valute russa e cinese non sono ovviamente prese in considerazione da un punto di vista concorrenziale.
L’Euro diventerà senza dubbio la valuta di uso più corrente anche se, giorni fa, mentre ero in fila ad un bar mi è capitato di sentire alle mie spalle due signorine che dicevano pressappoco così:
- Io pago in lire.
- Non hai euro ?
- No, non li ho ancora presi, pensa che non li ho ancora nemmeno visti. Fino al 28 febbraio pagherò in lire, poi vedremo: sono EURORESISTENTE!
A parte queste amenità, è da segnalare in questi ultimi giorni la decisione finlandese, molto sensata, di eliminare la circolazione delle monetine da 1 e 2 centesimi: pare che anche l’Italia si stia avviando su questa strada, e questo va considerato un positivo “aggiustamento” dell’uso della nostra nuova moneta, che deve innanzitutto adattarsi alle esigenze di noi europei.
“Eh, e intanto Inghilterra, Danimarca e Svezia non sono entrate nell’Euro !” dice chi è abituato a vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto, e non si rende conto che è fatalmente solo questione di tempo prima che tutta l’Europa abbia una sola moneta. In questo senso, ho avuto una grande soddisfazione nel sapere che a Londra si paga direttamente in euro, senza cambi con la sterlina. Analogamente ho constatato di persona che ormai anche in Svizzera si paga e si riceve il resto in euro, al centesimo, a riprova di una conquista dei mercati monetari sempre più inarrestabile anche in Paesi non – euro.
Quindi, cari europei, avanti tutta con l’Euro !
A proposito, ricordiamoci di non dire mai “euri” come plurale di “euro”: essendo una parola tronca (da “europeo”), segue la stessa regola di “moto” (la moto, le moto) ed è indeclinabile !
Tanti, tanti buoni Euro a tutti !
Marcantonio Scipione