Raccolta di IL BECCO ALL'OCA
… E ARIDAGLI COL FUMO !
Il sottoscritto Raccontiere è un fumatore occasionale. Nel senso che non credo di avere il vizio del fumo, perché accendo solo quando mi va: mi piace essere padrone, non schiavo dei miei vizi. Posso stare per settimane intere senza fumare, poi magari fumo un paio di sigari in un giorno. Fra l’altro, nei miei cinquant’anni di vita non avrò fumato più di cinquanta sigarette: non mi piacciono, preferisco la pipa o un bel sigaro, avana ma anche quel toscanaccio che, come affermava Indro Montanelli, è per “uomini atticciati e virili”.
Per questo sono a dir poco preoccupato della piega che sta prendendo la campagna nazionale contro il fumo, promossa a spada tratta dal nostro ministro della Salute e che, con l’argomento inoppugnabile che “La legge è legge”, sta assumendo toni sempre più integralisti, anche se non con quelle manifestazioni paranoiche, isteriche e violente che caratterizzano le misure antifumo negli Stati Uniti e in Canada.
Mi ritengo uno spirito libero, quindi detesto l’intolleranza e tutti gli integralismi, e questo non fa eccezione. D’accordo che il fumo è nocivo alla salute, provoca tutte le peggiori malattie dell’universo, bla bla bla, eccetera eccetera eccetera… Però a mio modesto parere mi sembra che si stia veramente esagerando.
Se si deve arrivare, come si è arrivati, a chiamare i Carabinieri perché qualcuno fuma dovremmo essere contenti, perché da ciò si dovrebbe dedurre che non esistono più seri motivi di crimine o reato per cui chiamare i Carabinieri, ma non credo che le cose stiano proprio così.
Ricordo la campagna integralista promossa anni fa negli Stati Uniti dall’allora First Lady Hillary Clinton, che propose di censurare, nei film, tutte le scene in cui gli attori fumavano. In questo caso, non perdiamo tempo con un film come “Casablanca” che, tagliando le volute di fumo di Humphrey Bogart, non durerebbe più di dieci minuti: già che ci siamo, buttiamo direttamente “Casablanca” nell’acido e non parliamone più !
Ed eccoci ora (aridagli !) sotto la minaccia di un nuovo inasprimento di tipo “americano” (noi sempre buoni ad imitare…): in futuro dovrebbe essere vietato fumare anche nei parchi. Ma quanto inquina, anche il più “pestilenziale” dei sigari, in un luogo aperto ? Io non lo so, qualcuno me lo dica. E, parlando di inquinamento, quanto inquina invece l’auto di un non fumatore quando la mattina si reca al lavoro ? Di più del sigaro di cui sopra ? Ne dubito.
Ciò detto, trovo perfettamente giusto vietare il fumo negli ospedali, nelle scuole, nei luoghi pubblici eccetera eccetera (io sostengo: con l’eccezione dei ristoranti), ma non è questo il punto. Fumare è, come per tutte le cose, una questione di educazione e di misura. Ciò che trovo inaccettabile è sostenere a livello psicologico l’equazione: fumatore = tabagista = vizioso. Non è solo inaccettabile, è inquietante.
Perché si fa presto, poi, a formulare altre equazioni tipo: bevitore di vino = alcolizzato, buona forchetta = ingordo, e allora si rischia seriamente di guardare oggi un fumatore, anche occasionale, come un appestato, e domani un intenditore di vini come un ubriacone: niente di meglio per la nostra Italia, dove il vino è tradizione storica e patrimonio di cultura… fino a quando ?
Sembra poi che sia allo studio un vaccino che ingenera un senso di repulsione fisica per il fumo e che domani dovrebbe diventare obbligatorio per tutti i bambini: davvero la scoperta del millennio, cosa sono stati i vaccini antivaiolo e antipolio a confronto ? In seguito, chissà, si dirà che il caffè è nocivo, e allora avanti con il vaccino anticaffè.
Per il vaccino antisesso non c’è da preoccuparsi: qualcuno deve averci già pensato. Se le statistiche ci rivelano che sette ultraquarantenni europei su dieci non combinano praticamente più niente a letto, vuol dire che il vaccino giusto è in funzione da tempo.
Per concludere, non rimpiango certo l’aria pesante di fumo grigio dei cinema, delle feste e delle sale da ballo della mia adolescenza, però penso con una punta di invidia alla tempra dei nostri padri e nonni, che nella loro vita hanno fumato come turchi (ma i turchi fumano davvero così tanto ?) e, malgrado ciò, hanno combattuto due guerre mondiali, hanno fatto all’amore più di noi e hanno lasciato questo mondo in età ben avanzata, alla quale, malgrado le statistiche, è tutto da dimostrare che arriveremo anche noi.
Se ci arrivassimo, avremmo fatto il becco all’oca !
Il Raccontiere