News
N e w s |
Nota dell'A.I.E. (Tratta dall'AISE) |
CGIE: Echi della relazione presentata da Franco Santellocco |
|
Formazione professionale, internazionalizzazione delle imprese e la nuova legge sull'internazionalizzazione delle imprese sono stati gli argomenti dibattuti dalla V commissione tematica del Cgie presieduta da Franco Santellocco. All'ordine del giorno, come detto, la relazione sullo stato dei corsi di formazione professionale degli italiani residenti nei Paesi extracomunitari promossi dal Ministero del lavoro. Secondo quanto riferito in commissione, e anticipato nell'ultimo Cdp dal segretario Franco Narducci, il Comitato tecnico del Ministero ha cominciato a valutare i progetti lo scorso maggio tanto che a settembre dovrebbe essere pronta la graduatoria. Nonostante le buone notizie Santellocco ha definito "ingiustificabile" che nel Comitato non sia stato coinvolto un delegato del Cgie. Parimenti inammissibile, per il presidente della V Commissione, che nessuno del Consiglio Generale degli Italiani all'Estero sia stato informato e dunque invitato alla giornata di discussione promossa dalla Farnesina per discutere delle prospettive di valorizzazione delle competenze tecnico-scientifiche delle comunitā italiane all'estero.Dopo aver accennato ad alcune interessanti iniziative di cooperazione, come quella che recentemente ha visto coinvolte le universitā di Roma e Buenos Aires per la parificazione dei rispettivi titoli di studio, Santellocco ha di nuovo stigmatizzato l'esclusione del Cgie dal dibattito sulla legge sull'Internazionalizzazione delle imprese che, entrata in vigore lo scorso 5 maggio, ha promosso importanti novitā per la nostra imprenditoria all'estero prima fra tutti la creazione di sportelli unici che dall'Italia possano coordinare la presenza delle imprese nazionali all'estero anche se, ha annotato Santellocco, manca ancora il regolamento attuativo.Per un mondo imprenditoriale "che non vuole essere dimenticato" č necessario, ha aggiunto Santellocco, che "il Cgie sostenga con determinazione convinta l'imprenditoria dei nostri connazionali" che da sempre hanno dimostrato "la loro originalitā e capacitā di impresa" e che "ritengono di avere diritto di essere ascoltati nelle scelte delle strategie economiche, culturali, amministrative adottate verso i paesi in cui essi sviluppano la loro attivitā".Ai proclami di "italianitā", dunque, faccia seguito un progetto concreto che "individui iniziative che non siano italocentriche, ma dirette a soddisfare un mondo globale stabilmente integrato nei pesi di adozione".Grande interesse anche per l'accordo sottoscritto tra Mae e Assocamerestero per favorire la formazione e l'affiancamento delle
amministrazioni di alcune regioni del mezzogiorno con il coinvolgimento delle comunitā italiane all'estero. Un progetto sul quale Santellocco ha auspicato con forza il coinvolgimento del Cgie. Infine, dopo aver sottolineato l'importanza anche solo mediatica dei recenti concerti pro-Africa "Live8", Santellocco ha auspicato il varo in tempi stretti della riforma di legge sulla cooperazione allo sviluppo che č "una realtā in fermento che necessita di essere ripensata e riformata senza indugio"."la V Commissione - ha aggiunto - si augura che il
CGIE continui ad esser un organismo combattivo, capace di trovare soluzioni praticabili e concrete ai problemi delle comunitā italiane all'estero, senza dimenticare - ha concluso Santellocco - l'esistenza di un'imprenditoria che ha saputo svilupparsi e che chiede il sostegno del
CGIE per essere riconosciuta e inserita nei progetti di sviluppo e di cooperazione verso i paesi in cui essa stessa č attore".
|