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Miss Italia nel Mondo - Ferruccio Falaschi, Presidente dell’AIE: “Un pessimo servizio reso all’italianità nel mondo” E’ mancato lo spirito che ha contraddistinto negli anni passati la manifestazione Forse sono mancati al nuovo conduttore i “suggerimenti” ad arte dati dall’AIE sulle potenzialità dell’Altra Italia anche per affermare il concetto di “informazione di ritorno” AIE - Miss Italia nel Mondo: tutto da dimenticare. Il 7 settembre a Salsomaggiore Terme si sono svolte le finali per l’elezione di Miss Italia nel Mondo 2003. Quest’anno la manifestazione è stata presentata da Amadeus che, purtroppo, non è stato all’altezza dei suoi predecessori - Fabrizio Frizzi, Paolo Bonolis e Carlo Conti – e anzi è riuscito con battute e risatine di dubbio gusto a squalificare ancor di più un programma che nelle ultime edizione ha visto declassato a mero “spettacolo” la funzione per cui era nato 11 anni fa. La manifestazione era stata concepita, infatti, come un modo per portare a conoscenza dell’Italia l’”Altra Italia”, quella delle generazioni dei nostri padri e dei nostri nonni, che per svariati motivi erano dovuti emigrare in Paesi lontani ma che non dimenticarono mai la loro Patria, anzi, continuavano a provare un amore talmente intenso che lo hanno trasmesso alle loro figlie e nipoti. Un amore che traspare dai volti di queste ragazze che ogni anno giungono in Italia per partecipare alla trasmissione. Un amore fatto di ricordi e di sensazioni, di colori e di sapori che non è mai sbiadito. La manifestazione è divenuta negli anni un appuntamento molto atteso dai nostri connazionali proprio per il significato che intendeva avere: il tema dell’emigrazione. Il Concorso ideato da Enzo Mirigliani, patron da oltre 40 anni di Miss Italia, la popolare manifestazione nazionale, nel 1992 aveva come finalità quella di voler rendere un omaggio seppur tardivo, attraverso la bellezza delle loro ragazze, ai nostri connazionali che vivono all’estero. Mirigliani, calabrese figlio di emigranti, ha spesso dichiarato che ricorda bene le partenze degli emigranti e che al ricordo dei loro sacrifici si commuoveva. “Ma pensare oggi alla loro integrazione e ai loro successi è un grande orgoglio per noi italiani, così come sapere che i loro figli, i loro discendenti, occupano posti di responsabilità, sono sindaci, professori universitari, costruiscono dighe e impianti di alta tecnologia, oppure si dedicano ad altri lavori, sempre con molta dignità”. La manifestazione sarebbe dovuta diventare quindi, nelle sue intenzioni, un punto di riferimento per i nostri connazionali mentre invece, specialmente nelle due ultime edizioni, è venuta meno a quest’intento. Questa incredibile mancanza è stata sottolineata da Ferruccio Falaschi, Presidente dell’AIE, Associazione Italiani all’Estero, che rispondendo alla domanda del GRTV su cosa ne pensasse della trasmissione ha dichiarato: “un pessimo servizio reso all’italianità nel mondo. In un momento in cui si sta procedendo ad un recupero effettivo delle grandi capacità, dei grandi valori degli italiani all’estero, troviamo una trasmissione di dubbio gusto e tecnicamente scadente. Dubbio gusto sul metodo utilizzato dal presentatore Amadeus per mantenere o escludere dalla gara le ragazze. Insomma tutto da dimenticare, con il rammarico di vedere l’immagine del patron Enzo Mirigliani sicuramente offuscata per non dire compromessa, devo immaginare mal coadiuvato”. La partecipazione al concorso era aperta a tutte le ragazze, tra i 17 ed i 26 anni, residenti all’estero con origini italiane, origini date sia da uno dei genitori che da un nonno, nato in Italia. Le miss provenivano in gran parte sia dall’Europa sia dagli Stati Uniti ma anche dal Canada, dall’Australia, dall’Argentina, dalla Germania e per la prima volta dall’Algeria, dall’Austria, dall’Ecuador, da Taiwan e dalla Thailandia. Le ragazze erano state selezionate attraverso numerose manifestazioni realizzate grazie all’apporto ed al patrocinio dei Comites, del CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero), e delle varie Camere di commercio italiane che operano nel mondo. Un piccolo giallo circonda la partecipazione, per la prima volta, di una Miss Italia Algeria, Akila Collorafi. La ragazza è sì figlia di un italiano ma sembra non risiedere nel Paese magrebino; nostri connazionali contattati i hanno infatti dichiarato di non conoscere né lei né tantomeno la famiglia. Ha vinto un’olandese dagli occhi verdi, Stefanie Francesca Vatta, Miss Italia Olanda. Al secondo posto Vanessa Fanesi Autieri, Miss Italia Venezuela. Stefanie Francesca Vatta è nata a Tilburg il 26 febbraio 1986, le sue origini italiane risalgono al padre Carlo, nato a Catania mentre la mamma Ingrid, è olandese. A.M. Punzo-AIE |