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Alla Farnesina i lavori del Comitato di Presidenza del CGIE (27 e 28 ottobre) Finanziaria 2004, riforma dei Comites, rinnovo del CGIE, interventi scolastici e formazione professionale i temi trattati AIE - Legge Finanziaria 2004, legge di riforma dei Comites, rinnovo del Consiglio Generale degli Italiani all’estero, interventi scolastici all’estero, formazione professionale. Sono stati i punti cardine dei lavori del Comitato di Presidenza del CGIE riunitosi alla Farnesina il 27 e il 28 ottobre. A dare conto ai giornalisti degli esiti della riunione il Segretario Generale del CGIE Franco Narducci, presenti il Ministro Torquato Cardilli e il Consigliere Luigi Barindelli. Il Segretario Generale ha reso noto che all’inizio dei lavori del CdP è intervenuto il Sottosegretario agli Esteri Mario Baccini che ha illustrato la Relazione del Governo sulle attività in favore degli italiani all’estero. Narducci, nel corso della conferenza stampa, si è fatto portavoce della insoddisfazione del CdP per i contenuti della Finanziaria che, complessivamente, diminuisce i finanziamenti per i connazionali e non prevede aumenti dei fondi per i Comites che dovranno essere rinnovati entro il 31 marzo del prossimo anno. Forte preoccupazione è stata espressa per la riduzione delle risorse sul capitolo dell’assistenza diretta. Si tratta di un “taglio” di portata notevole rispetto alla Finanziaria 2003 - 10 milioni di euro – che, ha evidenziato Narducci, non potrà che avere conseguenze negative in primo luogo per le nostre collettività in America Latina, dove la crisi economico-sociale si va allargando e dove non vi è un sistema di copertura sanitaria. Una Finanziaria, quella del 2004, nella quale i segnali allarmanti sono molti. Anche se non è esente da fattori positivi, come ha evidenziato Narducci. Come l’accorpamento della gestione dei fondi per le comunità presso la DGIEPM, la conferma dei finanziamenti per i corsi di lingua e cultura italiane, e lo scorporo in un capitolo di spesa ad hoc delle risorse destinate all’assistenza indiretta. Al centro dei lavori del CdP, come accennato, anche la riforma dei Comites. Un esame che è servito per fare il punto sulle novità della legge ma anche, ha sottolineato Narducci, sulle “innovazioni che erano state progettate dal CGIE e che non sono state accolte nella legge”. Il CdP ha, in particolare, esaminato la bozza di Regolamento di attuazione della riforma dei Comites. Valutazioni quelle del CdP che avranno ampio spazio nel dibattito della prossima Assemblea Plenaria straordinaria, che si terrà nei giorni 19 e 20 novembre. Affrontati dal Comitato di Presidenza anche gli aspetti organizzativi del rinnovo dei Comites e la questione dell’anagrafe degli italiani residenti all’estero. Quello della verifica degli aventi diritto al voto, in vista del rinnovo dei Comites, è un problema che sarà affrontato anche in sede di Plenaria, dove, ha spiegato Narducci, con ogni probabilità verrà formalizzata la proposta di chiedere il varo di un decreto legge per permettere di utilizzare come base elettorale, per il prossimo rinnovo dei Comites, le anagrafi consolari. Anche perché, come ha evidenziato Narducci, se gli incroci fra i dati AIRE e quelli delle anagrafi consolari continueranno a procedere con il ritmo attuale, entro il mese di marzo saranno recuperati solo 70-80 mila elettori sui circa 800 mila mancanti. Analizzati dal CdP anche gli ultimi dati, per Paese, sul voto referendario degli italiani all’estero. Dati che, ha osservato Narducci, offrono chiavi di interpretazione utili anche sullo stato di aggiornamento dell'anagrafe elettorale. Per quanto riguarda il rinnovo del CGIE, che dovrà avvenire entro 60 giorni dalle elezioni dei Comites, il CdP ha espresso amarezza per una legge di riforma che non ha ancora visto la luce. Si arriverà pertanto al rinnovo nei tempi dettati dalla vecchia legge senza rinvii, che peraltro “nessuno vuole”, come ha precisato Narducci. In merito agli accertamenti reddituali che l’Inps sta effettuando tra i connazionali all’estero (la campagna Red) e che il CGIE segue costantemente, Narducci ha informato che ai lavori del CdP è intervenuto il dr. Nori (Direzione Convenzioni Internazionali dell’Inps). Valutazioni positive sono state espresse su questo fronte: gli accertamenti procedono bene e stanno danno risultati anche grazie al lavoro svolto dai Patronati. Valutazioni positive anche per quanto riguarda la nuova circolare (la n. 13) sugli interventi scolatici all’estero, caratterizzata da flessibilità che tiene conto delle nuove situazioni che si sono venute a creare e che persegue un salto di qualità delle iniziative. Non altrettanto positiva la valutazione per ciò che concerne la formazione professionale. Il CGIE registra “un nulla di fatto”: non solo non è stato ancora pubblicato il bando 2003 ma addirittura sembra “non esserci un orientamento definitivo”. Una lacuna che, agli occhi del CGIE, è “grave e preoccupante”, anche alla luce della rapida evoluzione del mercato del lavoro nel mondo. In ultima battuta, rispondendo alle domande dei giornalisti, il Segretario Generale si è soffermato sul Convegno degli Imprenditori Italiani nel Mondo, conclusosi nei giorni scorsi, che ha suscitato un acceso dibattito tra i Consiglieri sulla questione della partecipazione del CGIE alla fase organizzativa. Narducci non ha nascosto “un certo disagio del CGIE, perché in queste iniziative che nascono dall’alveo della Prima Conferenza degli Italiani nel Mondo, dove erano state tracciate le linee programmatiche per tenere conto del nuovo volto delle comunità italiane all’estero, il Consiglio Generale aveva investito molte energie”. In vista dei prossimi convegni annunciati dal Ministro per gli Italiani nel Mondo, Narducci ha sottolineato che sta anche al CGIE indicare in quale maniera procedere e ha fatto appello alla “attenzione” e alla “sensibilità” del Ministro, “che in tutta la sua carriera politica ha fatto delle larghe intese una bandiera”, per vedere “se ci sono le condizioni per poter coinvolgere, Paese per Paese, senza affidarsi esclusivamente alla rete diplomatico-consolare, anche i Consiglieri del CGIE”.
Simonetta Pitari/AIE |