News


N

e

w

s

Assemblea Plenaria CGIE: I Conferenza dei Giovani Italiani nel Mondo e nuovo CGIE nei lavori dell’ultima giornata (20 novembre)

Il rinnovo dei Comites e, di conseguenza, del CGIE creerà un vuoto istituzionale che potrebbe essere superato da un regime di “prorogatio”

 

AIE - Affrontati, nell’ultimo giorno di lavori dell’Assemblea Plenaria, gli ordini del giorno riguardanti la I Conferenza Mondiale dei Giovani Italiani nel Mondo e il nuovo CGIE. Per quanto riguarda la I Conferenza dei Giovani Italiani nel Mondo ha preso la parola il Consigliere per l’Australia Luigi Casagrande che ha espresso una grande delusione relativamente alla mancata realizzazione della Conferenza sostenendo che, se è vero che manca la copertura economica, è vero pure che non ci sono volontà decise, e che se si pensa di “organizzare il Convegno dei giovani nel mondo come si è fatto per gli scienziati e per gli imprenditori” è meglio non realizzarla. Anche Mario Tommasi in qualità di Presidente della III Commissione Diritti Civili, Politici e Partecipazione ha voluto ribadire con forza la paternità della Conferenza sottolineando come la Commissione “non desidera che le venga scippata l’organizzazione e si auspica che venga effettivamente realizzata entro sei mesi”. Il Segretario Generale Narducci ha informato l’Assemblea che si sta valutando l’ipotesi di realizzare la Conferenza senza l’apporto economico del Governo ma solo con l’aiuto delle Regioni, essendo queste salite a 15 con l’ingresso, annunciato nella prima giornata dei lavori dall’Assessore Piciano, della Regione Molise. Regioni che dovrebbero contribuire, oltre che con uno stanziamento economico di circa 50 mila euro, anche con un supporto organizzativo reale visto che molte di loro hanno già all’attivo varie conferenze di questo genere. Sia La Regione Veneto sia la Regione Molise si sono dette disponibili ad ospitare sul proprio territorio la Conferenza. Il Direttore Generale del MAE per gli Italiani all’estero, Adriano Benedetti, ha però specificato che nella tabella A dell’attuale Finanziaria è previsto, per la Conferenza, un finanziamento di 1,2 milioni di euro ma che se si dovesse realizzare la Conferenza solo con il finanziamento pubblico si renderà necessario il varo di un apposito provvedimento legislativo. Molte polemiche ha suscitato anche la discussione sulla situazione che si verrà a creare nei prossimi mesi con l’indizione delle elezioni dei Comites e quindi dei nuovi membri del CGIE. Il Vice Segretario Generale per l’Europa e l’Africa del Nord, Giovanni Farina, ha prospettato un vuoto di potere di circa dieci mesi. Farina ha infatti elencato una serie di date da cui si può evincere in quale situazione ci si verrà a trovare nei prossimi mesi: il 28 dicembre 2003 verranno indette le elezioni dei Comites, il 28 gennaio 2004 verranno presentate le liste per andare effettivamente al voto il 28 marzo 2004, il 10 aprile 2004 verranno nominati gli eletti che avranno quattro mesi di tempo per nominare i nuovi membri del CGIE arrivando così ad agosto 2004, quindi, nella migliore delle ipotesi, vista anche l’impossibilità di prevedere i tempi delle nomine governative, prima di settembre 2004 non sarà possibile avere un’Assemblea nel pieno delle sue funzioni. Questo così grande lasso di tempo creerà quindi un vuoto istituzionale gravissimo per le nostre comunità all’estero. Verrebbe, infatti, a mancare un riferimento importante sia per gli italiani all’estero sia per il Governo che in quel periodo dell’anno è in procinto di varare la manovra finanziaria del 2005. Un vuoto che sia secondo il Consigliere del Canada, Carlo Consiglio, sia secondo il Consigliere Norberto Lombardi, dovrebbe essere superata dal regime di “prorogatio” permettendo quindi una normale attività dell’Assemblea sino a quando non si saranno insediati i nuovi membri. Tutti i Consiglieri, ribadendo la necessità di una continuità, sono stati d’accordo su questa interpretazione della legge. Il Direttore Generale del MAE per gli Italiani all’estero, Adriano Benedetti, intervenendo nella discussione ha affermato che “non c’è dubbio che bisogna porre un quesito agli uffici legislativi”. Benedetti ha poi sottolineato come “I Comites andranno comunque avanti per via ordinaria quindi anche il CGIE dovrebbe essere nella sua pienezza di poteri sino al 10 aprile 2004” e che comunque se ciò non fosse possibile “si potrebbero affidare gli affari correnti solo al Segretario Generale o al Consiglio di Presidenza”. Benedetti ha però ribadito che “non è pensabile un decadimento a dicembre ed un vuoto fino alle nuove elezioni” sottolineando, a titolo personale, che una volta eletti i nuovi Comites si debba entro il mese di maggio 2004 arrivare alla nomina dei nuovi membri del CGIE convocando la prima Assemblea Generale del nuovo CGIE entro la fine di luglio del 2004. Benedetti ha poi risposto durante un intervallo dell’Assemblea ad una domanda circa un eventuale slittamento delle elezioni dei Comites. “Uno slittamento dell’elezione non è previsto ma se le circostanze lo dovessero imporre ne prenderemmo atto”.

 

Anna M. Punzo/AIE