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L’AIE entra a far parte della Consulta Nazionale dell’Emigrazione AIE – Nel corso della riunione del Consiglio di Presidenza della CNE, tenutasi il !° luglio, l’Associazione Italiani all’Estero (AIE) è diventata membro effettivo della Consulta. L’Aie ha portato il suo contributo con il proprio funzionario dell’Ufficio Studi e Ricerche Dott. Roberto Ranalli. Nella stessa occasione, è stato anche stabilito che Tonino Inchingoli resterà alla guida della CNE per accompagnarla verso i due importanti appuntamenti che si svolgeranno, con molta probabilità, a cavallo tra il 2003 e 2004: il rinnovo dei Comites e la successiva elezione del CGIE. Al Consiglio hanno partecipato le associazioni Aitef, Cser, Ctim, Mcl, Migrantes, F. Santi Unaie e le nuove realtà (nell’ambito CNE), Aie - Associazione Italiani all’Estero, Azzurri nel Mondo, Ucemi ed infine l’Uim. La riunione si è aperta con una serie di commenti sul Convegno del 20 maggio, giudicato da tutti in maniera estremamente positiva, vista, tra l’altro, la presenza di alte cariche istituzionali, quali il Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia, i Presidenti delle Commissioni Parlamentari per gli Italiani all’estero e, non ultimo, l’attuale Segretario Generale della CGIE. I partecipanti hanno sottolineato la necessità di organizzare in modo sistematico gli incontri tra il mondo associativo ed il mondo politico-istituzionale. Soltanto attraverso l’istituzionalizzazione di tavoli di concertazione tra la Consulta ed i rappresentanti della sfera politica si può sperare che i risultati raggiunti, grazie alla istituzione del Ministero per gli Italiani nel Mondo, non vengano, in futuro, vanificati a causa di una minore sensibilità o apertura verso l’altra Italia presente oltre confine. La CNE dovrà, inoltre, farsi carico di elaborare, con il concorso delle singole associazioni, delle ipotesi o dei progetti da sottoporre al Ministero. Questa è, dunque, la strada da seguire al fine di evitare che la Consulta rimanga un semplice centro di incontro tra le associazioni. Dopo aver constatato l’assenza di proposte di modifiche statutarie, si è passati ad affrontare il tema principale all’ordine del giorno: la convocazione dell’Assemblea per l’elezione del nuovo Consiglio di Presidenza della Consulta. Gaetano Parolin, per primo, ha dichiarato che, data l’imminenza di due importanti appuntamenti, quali il rinnovo dei Comites e del CGIE, sarebbe auspicabile rimandare la prevista Assemblea al fine di poter garantire la continuità d’azione e lavorare al meglio per sensibilizzare i nostri connazionali all’estero sull’importanza del voto. La proposta del differimento dell’Assemblea è stata accolta da tutte le associazioni presenti, per cui il Presidente Inchingoli ha assunto l’impegno morale a convocarla nel mese successivo al rinnovo del CGIE. La prorogatio dell’attuale Consiglio di Presidenza è stata, però, accolta dai partecipanti a condizione che tale periodo venga utilizzato per preparare la stessa Assemblea e per dare corpo e sostanza alla CNE, individuando la strada più adatta per un riconoscimento giuridico della stessa e per un riconoscimento di fatto da parte degli italiani residenti all’estero. A tal fine il Consiglio di Presidenza non deve essere più considerato di 10 membri più 5 osservatori, bensì di 15 membri effettivi (tra cui l’Aie). Il Consiglio si è quindi sciolto fissando, per la data del 30 settembre p.v., una giornata di lavoro sul tema del “riconoscimento della CNE”, sulle proposte di modifica dello Statuto e sul programma e contenuto dell’Assemblea. AIE |