News
N e w s |
Il Ministro Tremaglia alla Conferenza del Forum Italia-Somalia AIE - “Il nostro Paese è unito alla Somalia da legami, umani e culturali, ormai ultrasecolari e ritengo che il Governo italiano abbia l’obbligo morale di cercare soluzioni all’attuale gravissima crisi politica ed umanitaria del Paese africano”. Lo ha affermato il Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia, intervenendo oggi alla Conferenza “1960-2003: 43° anniversario della nascita della Repubblica Somala. Una nuova partnership italo-somala per la pace e la ricostruzione”, organizzata a Palazzo San Macuto dal Forum Italia-Somalia per la pace e la ricostruzione in collaborazione con il Consiglio Italiano per i Rifugiati. Tremaglia si è soffermato in particolare sul problema dello status dei cittadini somali di fronte alla legge italiana, già sollevato in sede governativa con una lettera al Presidente del Consiglio, rilevando come “un succedersi di norme poco meditate ha fatto sì che i cittadini somali presenti in Italia o quelli che abbiano titolo ad entrare nel nostro Paese siano fortemente discriminati, se non addirittura impediti ad esercitare diritti e legittime aspettative rispetto agli altri cittadini non comunitari”. Tremaglia, richiamando il fatto che “anche l’intera classe dirigente somala ha trovato riparo all’estero”, ha poi sottolineato il nodo dei 500 posti, riservati ai somali per le quote di ingresso degli immigrati nel 2001, non reiterati nel 2002 e nel 2003. “Ritengo che ripristinare tale quota speciale – ha detto il Ministro – sia un atto politico significativo, utile a riaffermare la nostra attenzione verso il popolo somalo. Siamo, infatti, al paradosso: i somali vengono accolti nei Paesi dell’Unione Europea ma non in Italia, Paese al quale essi guardano come ad un punto di riferimento ineludibile”. “Il mio pensiero – ha quindi concluso Tremaglia – va anche alle migliaia di lavoratori italiani che hanno speso la loro vita e le loro energie nella bella terra di Somalia. Spero – ha infine auspicato – che essa possa ritrovare presto il posto che Le compete tra gli Stati sovrani e rinnovare la collaborazione con l’Italia”. AIE |