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Presieduti da Franco Santellocco i lavori del Comites di Algeri

“La nuova Legge Comites mortifica le aspettative delle comunità italiane in Africa”

Sollecitata dal Comites di Algeri la riforma del CGIE

AIE - Il 9 dicembre si è tenuta l’ultima assemblea dell’anno del Comites di Algeri, allargata all’Associazionismo (AIE – Delegazione di Algeri, Associazione Abruzzesi in Algeria, CTIM), presente il Responsabile della Cancelleria Consolare, dr.ssa Delfina Trabalza.

Un’assemblea che ha ascoltato con grande attenzione la relazione del Presidente Santellocco che riferisce ampiamente sui lavori delle Commissioni Continentali Europa – Nord Africa di Casablanca (29-31 maggio) e Lussemburgo (6-7-8 novembre), così come pure in dettaglio riferisce sui lavori del CGIE (Roma 18-19-20 novembre) concludendo l’informativa sui lavori della Seduta straordinaria della V Commissione del CGIE (4/12), nell’ambito del quale c’è stato l’incontro con il Sottosegretario Pasquale Viespoli del Ministero del Lavoro e Politiche Sociali: occasione quest’ultima che ha portato a superare le difficoltà esistenti e dunque la pubblicazione del “Bando 2003” Formazione Professionale.

Un’assemblea particolarmente numerosa e vivace nel confronto, che non ha mancato, ancora una volta, di criticare la nuova Legge Comites lacunosa, poco innovativa, sicuramente mortificante le sacrosante aspettative delle significative comunità italiane distribuite a macchia di leopardo sia in Nord-Africa che attraverso tutto il Continente africano che vedevano nell’Intercomites un momento di costruttivo, reale raccordo, anche per un confronto utile sulle rispettive esperienze per superare spinosi problemi legati alla “tipicità” dei paesi di accoglimento.

Una esperienza, quella dell’Intercomites, nata in Nord-Africa, diventata poi, nella nuova Legge, “Comitato dei Presidenti”, un incontro dei Presidenti dei Comites all’interno di una stessa Nazione! (Escludendo proprio quelle Nazioni aventi un solo Comites).

Un’assemblea che si ritrova unanime a prendere atto del persistere della vergognosa situazione in cui si trovano gli italiani residenti in Paesi ove l’assistenza medica è, nei fatti, inesistente e che la stessa è erogabile in Italia solo per un periodo di 90 giorni, anche per quei lavoratori a seguito di impresa per i quali sono regolarmente versati in Italia i contributi.

Una normativa discriminante e penalizzante per il cui superamento non si intravedono iniziative. Bene la telemedicina, ma non può essere la soluzione del problema.

Per intanto si registrano le “temporanee” cancellazioni dall’anagrafe consolare ed il reinserimento nei Comuni di ultima residenza rimanendo questa l’unica soluzione di fronte a gravi emergenze sanitarie.

Assistenza medica che viene normalmente erogata a tutti gli immigrati.

Quanto all’ultima circolare dell’Ambasciata d’Italia sulla necessità di ritornare a situazioni di “massima prudenza” in conseguenza alle minacce di terrorismo internazionale si conviene sull’opportunità di un incontro di tutti i rappresentanti delle imprese per valutare quali azioni da intraprendere per una maggiore sicurezza dei lavoratori presenti nel Paese.

Il Console, dr.ssa Trabalza, ha confermato che sono in corso puntuali azioni nell’ambito della bonifica dell’Anagrafe Consolare in sintonia con il Ministero degli Interni.

Con preoccupazione si prende atto della diminuzione del personale sia in Ambasciata che nella Cancelleria Consolare: l’augurio è che si tratti di normale sfasamento nelle tempistiche di avvicendamento e non di riduzione di effettivi.

Viene ricordato della particolare presenza italiana in Algeria (cantieristica, operatori commerciali e quant’altro) che “preme” sulle Istituzioni (in particolare Cancelleria Consolare ed Ufficio Commerciale) non in termini tradizionali, basati cioè sulla consistenza numerica, ma in termini connessi alla loro specificità professionale: una presenza attenta ad incrementare verso questo Paese l’export di manufatti e tecnologie italiane.

L’AIE espone l’azione di capillare sostegno alle fasce veramente deboli della nostra presenza, sia in termini economici che di assistenza morale; l’Associazione Abruzzesi in Algeria conferma che si è conclusa l’assistenza all’anziano Panone con il suo positivo reinserimento in Italia, con il sostanziale contributo della Regione Abruzzo.

Il Comites di Algeri ha tenuto a ribadire che, a suo avviso, la Legge istitutiva del CGIE è assolutamente superata nella sostanza e dunque se ne sollecita una decisa riforma : certamente da non andare al rinnovo di tale importantissimo Organismo con una legge non più aderente alle reali esigenze delle nostre Comunità.

Unanime il forte plauso al Presidente Santellocco per il grande impegno sia nell’ambito del Comites che nel CGIE e nelle altre Associazioni che lo vedono impegnato in prima linea.

La prima riunione del 2004 avrà luogo a fine gennaio con, all’Odg, il rinnovo del Comitato.

I lavori si sono conclusi con i tradizionali, reciproci auguri per le imminenti festività; idealmente estesi a tutti i colleghi dei Comites nel mondo.

 

Franco Santellocco, Presidente Comites di Algeri