News
N e w s |
“Galsi”: il nuovo gasdotto Italia-Algeria L’Enel punta ad una progressiva crescita nel mercato del gas AIE - L’Enel punta ad una
progressiva crescita nel mercato del gas. L’Enel ha infatti come obiettivo
raggiungere entro il 2007 un livello di vendita pari a 7 miliardi di metri
cubi di gas per 3 milioni di clienti in tutta la penisola. Lo ha detto
l’amministratore delegato dell’Enel, Paolo Scaroni, intervenendo al
summit di presentazione del progetto per il nuovo gasdotto tra l’Algeria e
la Sardegna. Il progetto, chiamato Galsi, prevede di trasportare fino a 10
miliardi di metri cubi di metano l’anno dall’Algeria verso l’Italia,
passando per la Corsica e la Sardegna. Al progetto lavora un pool di imprese
italiane riunite in una società costituita da Edison Gas, Enel Power ed Eos
Energia (controllata di Hera SpA) con la tedesca Wintershall (Basf) e
l’algerina Sonatrach al 45%. Alcuni esperti sottolineano che l’opera
potrebbe costituire un’alternativa al trasporto via Canale di Sicilia,
attraverso il Transmed dell’Eni, sino ad oggi unico “corridoio” di
transito nel Mediterraneo sul quale viaggiano 25 miliardi di metri cubi di
gas naturale l’anno. Abbastanza critico è il Segretario Regionale della
Cgil-Industria Giampaolo Diana che ha affermato: “Non e’ stato ancora
adottato un Piano energetico per la Sardegna, promesso dalla Giunta
regionale, ma oggi il presidente dell’esecutivo isolano Mauro Pili è
andato a Roma al vertice intergovernativo incentrato sulla realizzazione del
metanodotto Algeria-Italia attraverso la Sardegna. Partirà così
l’ennesimo studio di fattibilità – ha proseguito - ma si tratta di un
altro accordo dopo 4 anni con tempi che, per il gasdotto, oramai diventano
biblici”. Scettico è anche Vittorio Mincato l’Amministratore Delegato
dell’Eni secondo il quale lo scenario del gas “non e’ così roseo come
molti operatori potrebbero immaginare”. “Anzi – aggiunge - previsioni
poco accurate di un forte aumento della domanda in un mercato in crescita
stanno portando le aziende ad espandere i loro piani di investimento,
rendendo ancora più probabile l’esplosione della ‘bolla del gas’”.
Di fatto il progetto del nuovo gasdotto Algeria-Italia “potrebbe essere di
qualche interesse per l’Eni: certamente - spiega Mincato - non come mezzo
per assicurarsi nuova capacità di importazione o nuovo gas, visto che non
ne abbiamo bisogno né in Italia né in Europa. Piuttosto come una
infrastruttura alla quale contribuire con l’esperienza e il know how di
Saipem e di Snamprogetti”. AIE |