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CGIE: i lavori dell’Assemblea Plenaria (8-10 aprile) Scuola italiana “Antonio Raimondi” di Lima (Perù): approvato un Ordine del Giorno AIE - Dall’8 al 10 aprile si è
svolta alla Farnesina l’Assemblea Plenaria del Consiglio Generale degli
Italiani all’Estero. Al termine dei lavori è stato approvato, con una
astensione, un Ordine del Giorno che riguarda la Scuola italiana “Antonio
Raimondi” di Lima (Perù). Di seguito, il testo
dell’O.d.G. Dopo essere stati informati che: La collettività italiana del Perù
edificò all’inizio del secolo scorso la Scuola Italiana Antonio Raimondi
dove si sono formate oltre quattro generazioni di italiani e discendenti; che negli anni ‘70, governando
il Perù un gruppo di Generali, le scuole straniere minacciate
dall’esproprio dovettero prendere dei provvedimenti; che i dirigenti della collettività
italiana di allora decisero di fare un accordo con l’Ambasciata italiana
per il quale il locale della Scuola Raimondi passasse in proprietà al
governo italiano finché le condizioni politiche del Perù non si fossero
normalizzate; che nel 1980, con l’arrivo
della democrazia, la collettività - attraverso l’Associazione educativa
Antonio Raimondi, erede della Società Domus Italica, antica proprietaria
della Scuola - iniziò un’interminabile e penosa battaglia con le diverse
istituzioni governative italiane coinvolte ricevendo solo risposte negative;
che la proprietà non era stata
ancora iscritta nel Demanio dello Stato italiano, motivo per il quale non
risultava facile la restituzione; che finalmente nel 2000 il
Consiglio di Stato si pronunciò in senso che prima si sarebbe dovuto
iscrivere la proprietà nel Demanio, dopodiché si sarebbe studiata la
restituzione, non dimenticando però di garantire all’Istituto Italiano di
Cultura una sede idonea per continuare ad operare a Lima; che con l’Ambasciata di Lima,
dopo diverse riunioni, si concordò che l’Associazione educativa Antonio
Raimondi iniziasse un processo legale di usucapione, dato che durante tutti
gli anni trascorsi in questa situazione tutte le spese di manutenzione
dell’immobile furono affrontate dall’Associazione stessa; che quando le Autorità
peruviane, accolta l’usucapione, dettero avviso all’Ambasciata italiana
questa si oppose ricattando la collettività nel senso che solo avrebbe
accettato l’usucapione quando la collettività in cambio avesse donato un
locale idoneo come sede dell’Istituto italiano di Cultura; il CGIE, accogliendo la richiesta
del Consigliere del Perù - con l’appoggio della III Commissione Tematica
Diritti Civili, Politici e Partecipazione - chiede al Ministero degli Affari
Esteri e al Ministero per gli Italiani nel Mondo che si adoperino per far
pressione su chi di competenza affinché si permetta alla collettività
italiana del Perù di recuperare la proprietà della Scuola italiana Antonio
Raimondi di Lima, frutto solo del suo sforzo, cancellando il vergognoso
fatto che il Governo italiano, chiamato a difendere la proprietà da un
esproprio, si fosse costituito invece di fatto nell’espropriatore. AIE |