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L’AIE critica nei confronti dell’edizione 2002 del famoso concorso di bellezza Miss Italia nel Mondo: flop 2002 Un evento che non si può sbrigativamente classificare e condurre come se fosse di serie B (AIE)
L’AIE manifesta il suo rammarico per la conduzione della trasmissione
“Miss Italia nel Mondo” del 31 agosto scorso, ed esprime meraviglia per
il fatto che la RAI abbia potuto avallare una simile conduzione. E’ stata
innanzitutto fornita un’immagine dei tutto inesatta sulla consistenza dei
nostri connazionali nel mondo: secondo i conduttori, infatti, i titolari di
passaporto italiano residenti all’estero sarebbero 12 milioni, mentre
secondo le cifre fornite dal Ministero Affari Esteri supererebbero di poco i
4 milioni; gli oriundi italiani sarebbero 55 milioni, mentre le stesse fonti
ministeriali danno una cifra superiore ai 65 milioni. La trasmissione ha
tenuto a evidenziare pittoreschi errori di lingua da parte delle
concorrenti, e l’ignoranza di alcune di loro su argomenti di cultura
generale, ma non ha assolutamente concesso lo spazio di una sola immagine ai
familiari delle concorrenti, il cui ruolo di famiglie di connazionali
all’estero avrebbe dovuto invece essere opportunamente valorizzato,
tenendo conto del sito indice di ascolto nel mondo. Quanto all’ignoranza
delle concorrenti su domande di cultura generale italiana, ciò può in
certi casi essere vero, ma c’è da chiedersi come avrebbero risposto alle
stesse domande le “veline” (italiane residenti in Italia) che ogni sera,
su Canale 5, danno vita a uno spettacolo che è un oltraggio alla più
labile intelligenza del meno intelligente dei telespettatori. In questo
senso è rimasta memorabile nei 1968, a pochi giorni dall’arrivo dei carri
armati sovietici a Praga, la risposta di un’aspirante Miss Italia (non nel
mondo) alla domanda su cosa pensasse degli avvenimenti della Cecoslovacchia:
“Perché ? E’ successo qualcosa in Cecoslovacchia ?”. “Miss Italia
nel Mondo” è un’iniziativa che ha dimostrato ampiamente negli anni il
suo valore, non si può quindi sbrigativamente classificarla e condurla come
un evento di serie B: il fatto che si svolgano due diverse manifestazioni di
Miss Italia per le residenti in Italia e per le residenti all’estero non
significa affatto discriminare queste ultime, tutt’altro: si tratta di una
manifestazione “dedicata”, che ha e deve avere lo scopo di valorizzare
delle connazionali che sono messaggere, per una sera, della bellezza
italiana all’estero e non rappresentano solo milioni di italiani, ma oggi
anche milioni di elettori. AIE |