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Si è svolta al Vittoriano la seconda edizione del Premio Italiani nel Mondo “Italyani”: un riconoscimento ai connazionali che portano alto il nome della Patria Berlusconi e Tremaglia alla serata dedicata agli italiani all’estero - Il messaggio del Presidente Ciampi (AIE)
La pioggia caduta su Roma nulla ha tolto all’emozione di una serata tutta
dedicata a chi nel mondo si è fatto onore portando alta la fiaccola
dell’italianità. Il 6 settembre, al Vittoriano, si è svolta la seconda
edizione del Premio per gli Italiani nel Mondo, istituito dalla Fondazione
Marzio Tremaglia (che fu Assessore alla Cultura della Regione Lombardia)
promosso dal Ministero per gli Italiani nel Mondo, in collaborazione con
Comune di Roma, Regione Lazio e Provincia di Roma, Ministero per i Beni e
Attività Culturali, Sovrintendenza al Turismo e alla Moda del Comune di
Roma, Rai. Il Premio - “Italyani” - ha lo scopo di valorizzare gli
italiani all’estero che onorano il nostro Paese con i traguardi e il
successo raggiunto in settori come la cultura, l’arte, la musica, la
scienza, la ricerca e l’imprenditoria, traguardi apprezzati non solo in
Patria ma in tutto il mondo. Senza dimenticare coloro che operano nel mondo
nel campo della solidarietà. Quella del 6 settembre è stata una grande
festa, dedicata sì ai premiati ma anche a tutti i nostri connazionali
sparsi nel mondo. Un omaggio all’italianità apertosi con l’Inno di
Mameli suonato dalla Banda dei carabinieri e intonato dai bambini del coro
“Matite colorate” della Basilica di S. Croce in Gerusalemme, e
amplificato dalle telecamere della Rai che ha allestito uno spettacolo,
impeccabilmente condotto da Pippo Baudo e Roberta Capua, al quale hanno
partecipato numerosi ospiti. Un omaggio che è stato reso più grande ed
evidente dalla presenza del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e del
Ministro per gli Italiani nel Mondo Mirko Tremaglia e dal messaggio inviato
dal Capo dello Stato. Parole toccanti quelle di Ciampi che, plaudendo
l’impegno del Ministro per gli Italiani nel Mondo e l’attività della
Fondazione dedicata al “suo amatissimo figlio Marzio”, ha ricordato
“il grande contributo che gli italiani all’estero, da molte generazioni,
hanno saputo offrire alla crescita e al progresso dell’Italia, favorendo
la diffusione di quel patrimonio di civiltà, di storia, di valori che ha
nella lingua italiana uno dei suoi tratti distintivi e unificanti. Esprimo
soddisfazione - ha concluso Ciampi formulando auguri ai premiati e ai
partecipanti alla serata - perché si è concluso il lungo percorso che ha
reso possibile la partecipazione dei nostri connazionali alla vita della
Repubblica, attraverso l’esercizio del diritto di voto”. Un messaggio
molto apprezzato dal Ministro Tremaglia, salito sul palco in conclusione di
serata. “Voglio ringraziare il Presidente della Repubblica - ha detto,
visibilmente commosso, il Ministro - per il bellissimo messaggio che ha
inviato. Nella sua missiva il Capo dello Stato ha ribadito una grande verità
e cioè che gli italiani all’estero hanno conquistato il mondo sul piano
del progresso e della civiltà. Sono tante le situazioni terribili che
abbiamo passato, ma è giusto ricordare che da questi momenti di sofferenza
gli italiani nel mondo, tutti uniti e partecipi, hanno tratto la forza per
ricostruire la loro vita e per conquistare posizioni di rilevo in tutto il
mondo. Il plauso del Presidente della Repubblica - ha proseguito Tremaglia -
mi ha molto commosso anche perché ha ricordato nel suo messaggio il caro
Marzio che nei momenti più difficili della mia vita è stato e sarà sempre
il mio angelo custode. Quando divenni Ministro per gli Italiani nel mondo
dissi infatti al Presidente della Repubblica che questo evento così
importante lo avrei dedicato a mio figlio. Con la conquista del voto gli
italiani nel mondo, come dice il Capo dello Stato nel suo sublime messaggio,
hanno vinto e sono entrati a far parte con tutti i loro diritti della
Costituzione”. Tremaglia ha ricordato uno degli obiettivi del suo
Dicastero: “Far conoscere, attraverso la Rai, i connazionali all’estero
agli italiani in Patria. Quando
partirà la ‘Tv di ritorno’ verrà aperta una finestra politica,
culturale ed economica sull’altra Italia. Si intensificheranno i legami
con le collettività all’estero e si attiverà un business nuovo ed
immenso” ha sottolineato il Ministro. “Voi siete stati e siete la mia
vita - ha poi detto il Ministro rivolgendosi direttamente agli italiani
all’estero - Vi porterò riconoscenza per sempre perché mi avete aiutato
a continuare nei momenti difficili. La politica va fatta anche con il cuore,
con i sentimenti. Noi continueremo le nostre battaglie. Vi amo dal profondo
del cuore”. I vincitori di questa edizione sono italiani che hanno portato
in ogni continente la loro operosità, le loro capacità, con grande
tenacia, senza mai dimenticare la loro Patria. Italiani che hanno fatto
grande il nostro Paese in tutti i campi e in tutti i Paesi che li hanno
accolti. Non è un caso che ad “inaugurare” la cerimonia di
premiazione - dopo la proiezione di un breve documentario sulla
storia della nostra emigrazione e la lettura da parte di Giancarlo Giannini
di una lettera di un connazionale emigrato negli Usa agli inizi del ‘900 -
sia stata Sandra Meucci, pronipote di Antonio Meucci. Un premio alla memoria
(la prestigiosa statuetta è stata consegnata alla discendente
dell’inventore del telefono dallo stesso Giannini) che vuole essere un
omaggio al genio italiano in tutte le sue espressioni. Ma Italia vuole dire
anche solidarietà e generosità. Anche dall’altra parte del mondo. Daniel
Nigro, Comandante dei Vigili del fuoco di New York, è stato uno degli eroi
dell’11 settembre. Nigro, che all’epoca dei tragici eventi era vice
comandante e che ha ricordato il suo superiore Peter Gauci, morto mentre
portava soccorsi, è stato premiato personalmente dal Presidente del
Consiglio. “Quel giorno non eravamo là - ha detto Berlusconi - ma subito
dopo ci siamo uniti al vostro dolore che è stato un nostro dolore. I vigili
del fuoco di New York hanno rappresentato l’eroismo della gente che ama la
vita in contrapposizione ai terroristi che amano la morte. Mille volte mi
sono chiesto - ha aggiunto il Capo del Governo - cosa poteva passare nella
testa di questi eroi quando, pur sapendo di rischiare la vita e di doverlo
fare per il senso del dovere, salivano le scale delle Torri per andare a
salvare chi era in pericolo. Tutta l’Italia ha seguito il dramma dell’11
settembre ed è rimasta ammirata da ciò che questi uomini, moderni ed
autentici eroi, hanno fatto in quell’occasione”. La solidarietà e
l’impegno sociale sono campi in cui molti italiani all’estero operano.
Meritatissimo il riconoscimento andato a Rosa Brambilla, missionaria laica
che nel 1980 ha fondato l’Associazione Volontari per il Servizio
Internazionale. Profonde dal 1967 le sue energie per i bambini della
favelas. Brambilla premiata da Katia Ricciarelli, non è l’unica italiana
che opera in America Latina ad avere ricevuto la statuetta. Il
riconoscimento è stato assegnato anche allo scienziato Juan Antonio
Garbarino (Cile), anche membro del CGIE, che ha pubblicato nel mondo più di
140 testi accademici, Lidia Sartori De Angelis, Presidente della
Organizzazione Argentina delle Donne Imprenditrici, Luigi Pallaro,
Presidente della Camera di Commercio Italiana in Argentina, Domenico
Pugliese (Argentina), imprenditore ed economista. Premiato anche Antonio
Macrì (scomparso per una grave malattia nell’agosto scorso) che fu
imprenditore, presidente dell’Ospedale Italiano di Buenos Aires,
nonché Vice Segretario Generale CGIE. A ritirare il riconoscimento il
figlio Giorgio, che ha ricordato del padre “la grande forza morale e
l’immensa gioia e voglia di vivere e lavorare”. Carla Zampatti,
imprenditrice in Australia e Presidente della SBS, il canale pubblico
televisivo multietnico dove si trasmettono programmi in lingua italiana, ha
ricevuto il premio dalle mani del grande Alberto Sordi, che interpretò il
ruolo di un emigrato in Australia in un celebre film di Zampa. Tra i
premiati anche il Direttore dei programmi culturali ed educativi del
Columbus Centre di Toronto (Canada), Alberto Di Giovanni, che ha ricevuto il
riconoscimento dal Presidente della Regione Lazio Francesco Storace. A
consegnare la statuetta all’attore italoamericano Ben Gazzarra è stato
invece Pippo Baudo. Un riconoscimento speciale è andato a Lidia M.
Bastianich (Usa), chef di livello internazionale. E’ stato, infine, il
figlio Rocco a ritirare il premio di Lord Charles Forte che emigrato in Gran
Bretagna con la sua famiglia nel 1913 ha creato un vero e proprio impero nel
campo alberghiero e della ristorazione. Il Premio Italiani nel Mondo è
stato assegnato quest’anno anche all’ex Sindaco di New York, Rudolph
Giuliani. Giuliani, che non è potuto intervenire alla cerimonia ha inviato
un messaggio di ringraziamento al Ministro Tremaglia. “Gli aspetti del
contributo degli emigrati italiani e degli oriundi italiani sono numerosi -
scrive Giuliani - I miei antenati ed una moltitudine di altri come loro,
lasciarono la loro amata Patria alla ricerca di nuove esperienze e sfide in
Paesi quali gli Stati Uniti. Vissero le loro nuove esperienze di vita pur
rimanendo sempre legati alla loro ricca cultura italiana. Gli italiani in
tutto il mondo hanno dato un prezioso contributo in tutti in campi di
attività. Grazie ai valori del grande retaggio italiano il panorama dello
sviluppo storico d’America è stato enormemente arricchito. Sono molto
orgoglioso - conclude Giuliani - della mia origine italiana”. Nel corso
della serata è stata anche ricordata la tragedia di Marcinelle della quale
proprio lo scorso 8 agosto è ricorso il 46° anniversario: solenni le
celebrazioni sul luogo della sciagura alle quali ha partecipato il Ministro
per gli Italiani nel Mondo. Maria Grazia Cucinotta ha presentato la fiction
che nel marzo 2003 andrà in onda su Rai uno. L’attrice siciliana, ne sarà
protagonista insieme a Claudio Amendola e Gioele Dix. S.P. |