News


N

e

w

s

Finanziaria 2003 per gli italiani all’estero

Il Ministro Tremaglia chiede al Governo un aumento delle risorse per Comites e CGIE

Dalla solidarietà ai connazionali indigenti al miglioramento dei sistemi informatici: uno per uno gli emendamenti proposti

(AIE) Aumentare i fondi per far fronte alle spese di funzionamento degli organismi di rappresentanza - i Comitati degli Italiani all’Estero (Comites) e il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero (CGIE) - portandoli rispettivamente dagli attuali 5 milioni a 9 milioni e 200mila euro e da 774mila a 1.704mila euro. Questo uno degli emendamenti-cardine proposti dal Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia, alla Legge Finanziaria per il 2003 e alla Legge di Bilancio per il triennio 2003-2005. “Si tratta - ha spiegato Tremaglia - di un provvedimento necessario per garantire il funzionamento di organismi indispensabili per le comunità italiane nel mondo”. A tal punto che, in una lettera indirizzata al Ministro, il Segretario Generale del CGIE, Franco Narducci, ha espresso ampio sostegno alle proposte di Tremaglia. “E’ la dimostrazione - ha aggiunto il Ministro - della piena unità d’intenti e d’azione che unisce il Dicastero da me presieduto con il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. Unità d’intenti e d’azione irrinunciabile in vista dei nuovi importanti traguardi a tutela dei connazionali nel mondo”. All’emendamento citato si aggiungono quelli relativi all’aumento della disponibilità economica a favore degli interventi di solidarietà; al sostegno, attraverso stanziamenti adeguati, alla promozione della cultura italiana all’estero; all’ampliamento delle risorse disponibili per rendere effettivamente possibile l’esercizio del diritto di voto e degli altri diritti di cittadinanza ai connazionali lontani, anche attraverso il potenziamento dei sistemi informatici e all’accrescimento del fondo per la retribuzione del personale assunto a contratto negli uffici all’estero. Nel dettaglio, gli emendamenti proposti dal Ministero sono così articolati: per il capitolo delle spese di funzionamento degli organismi di rappresentanza, viene richiesto l’aumento da 5 milioni a oltre 9 milioni e 200mila euro dei fondi per le elezioni dei Comites e da 774mila a 1 milione e 704mila euro per quelli per le elezioni del CGIE. Chiesto anche l’accorpamento in un unico capitolo dei contributi ai Comites di Europa, Americhe, Africa, Mediterraneo e Medio Oriente, aumentandolo da 2 milioni a oltre 8 milioni di euro e intestandolo alla Direzione Generale degli Italiani all’Estero; per gli interventi di solidarietà, è stato richiesto l’aumento da 13 milioni e 400mila euro a quasi 19 milioni di euro per l’assistenza diretta ai connazionali indigenti; l’emendamento alla voce “Promozione della cultura italiana” chiede l’incremento da 28 milioni e mezzo a 31 milioni e mezzo di euro per i contributi agli enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana; per il censimento e l’anagrafe dei cittadini italiani all’estero è stato richiesto l’incremento dei fondi di 500mila euro, in modo da portare le disponibilità da 2 milioni e 700mila euro a oltre 3 milioni e 200mila; chiesti più soldi anche le apparecchiature informatiche e lo sviluppo dei sistemi: da 8 milioni e 500mila euro a 12 milioni e 900 mila nel primo caso, da 6 milioni 600mila a 8 milioni 600 mila nel secondo; infine, per la retribuzione del personale assunto a contratto negli uffici all’estero, è stato chiesto un aumento degli stanziamenti da 94 milioni e 220mila euro a 96 milioni e 220mila euro. Per la copertura degli stanziamenti è stato previsto di attingere al Fondo di accantonamento del Ministero degli Affari Esteri. “E’ l’inizio di una nuova battaglia a favore degli italiani nel mondo”, ha spiegato Tremaglia. “Dedicheremo tutte le nostre energie affinché, nel momento in cui il Governo delinea le linee economiche dei prossimi anni, i connazionali all’estero siano considerati alla stessa stregua dei cittadini in Patria. Loro sono ormai a pieno titolo parte della Costituzione Italiana. Come tali, quindi, devono essere trattati”.

AIE