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Finanziaria 2003: il Segretario Generale CGIE Narducci scrive al Presidente Berlusconi e al Ministro Tremaglia Il Governo mantenga con gli italiani all’estero gli impegni presi nel DPEF Tra le priorità, sostegno ai connazionali in America Latina, aumento pensioni minime, potenziamento della rete diplomatico-consolare (AIE)
Il Segretario Generale del CGIE Franco Narducci, ha inviato al Presidente
del Consiglio Berlusconi ed al Ministro per gli Italiani nel Mondo Tremaglia
, una lettera per ribadire l’esigenza di far fronte agli impegni assunti
con le comunità di italiani all’estero. Nel sottolineare
l’apprezzamento per l’ampia considerazione verso “l’altra Italia”
che vi è stata nel Documento di programmazione economica del Governo
Berlusconi, il Segretario Generale del CGIE invita il Premier a dare
sostanza e rendere operativi gli impegni assunti dal Governo. Potenziamento
della rete diplomatica consolare, assistenza diretta ai connazionali che
versano in stato di difficoltà soprattutto nei Paesi dell’America Latina,
estensione dei benefici per l’aumento delle pensioni minime anche ai
connazionali titolari di una pensione INPS residenti all’estero, aumento
degli stanziamenti per la promozione e la diffusione della lingua e cultura
italiana (cap. 2493 - Spese per l’organizzazione di manifestazioni
artistiche e culturali), maggior sostegno finanziario per gli Istituti
Italiani di Cultura. Questi
i temi affrontati da Narducci nella missiva inviata al Presidente del
Consiglio, che sono stati al centro della recente riunione del Comitato di
Presidenza del CGIE tenutasi a Roma lo scorso 9 settembre. Un appello
accorato in favore del potenziamento di una strategia valorizzante verso gli
italiani nel mondo sempre di più protagonisti di un percorso di
rivalutazione della propria identità e delle proprie radici. Ma anche un
giusto riconoscimento verso quell’apporto significativo sulla bilancia
economica del Paese rappresentato dalle rimesse, dall’ampia rete
commerciale sviluppata con l’Italia e dal turismo - soprattutto di ritorno
- che vedono protagonisti i connazionali che vivono all’estero. Sulla
Legge Finanziaria, il CGIE esprimerà il suo parere così come la legge
prevede, ma intanto il Comitato di Presidenza dell’organo rappresentante
delle comunità di italiani nel mondo esprime suggerimenti sulle direzioni
in cui ridefinire le priorità anche a fronte delle nuove emergenze che si
registrano sul versante della rete diplomatico consolare. “Spesso si
accumulano ritardi dovuti alle carenze d’organico nelle sedi consolari”
ribadisce Narducci, sottolineando il fatto che il potenziamento della rete
informatica consolare non necessariamente deve produrre diminuzioni di
organici, che spesso determinano condizioni problematiche negli uffici alle
prese con le emergenze di crisi economiche nei paesi dell’America Latina,
o di affollamenti caotici per le nuove esigenze dovute all’accordo
Schengen in Europa. Gli
aumenti del fondo per l’assistenza diretta in campo sociale sono, una
ulteriore priorità per la quale il Segretario Generale del CGIE chiede al
Presidente una riconsiderazione dei fondi insufficienti, così come
previsti, a far fronte all’allargamento della crisi economica in Paesi
come la Colombia, il Brasile, l’Uruguay ed il Venezuela dove sono a
rischio milioni di famiglie di italiani e dove urgono interventi di sostegno
a tutto campo: dagli interventi diretti dei consolati su casi di
emarginazione, indigenza od improvviso stato di difficoltà, al mantenimento
di quelle strutture sanitarie italiane che rischiano di essere spazzate via
dalle contingenze economiche in cui si trovano i Paesi di quest’area. La
richiesta è di incrementare il fondo del capitolo 3121 di ulteriori 5
milioni di euro per sopperire all’allargamento a questi Paesi delle
drammatiche circostanza vissute in Argentina dai nostri connazionali. Un
segno di stima e di rispetto per il sacrificio di tutti gli italiani nel
mondo, ben poca cosa rispetto a quanto, in termini di valore aggiunto,
rappresentano gli stessi per l’Italia. AIE |