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Varata dal Consiglio dei Ministri la Finanziaria 2003 Tremaglia: “E’ finalmente iniziata la stagione della parità dei diritti per gli italiani nel mondo” Soddisfazione del Ministro per i riconoscimenti ottenuti: minimi di pensione, rafforzamento della rete consolare e “si” alle altre proposte (AIE) Dopo una lunga maratona notturna, il Consiglio dei Ministri ha varato, il 30 settembre, la manovra finanziaria 2003. Il Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia, ha espresso grande soddisfazione “perché il Governo ha accolto nella Legge Finanziaria e Previsione di Bilancio, le richieste di fondo che il Ministero per gli Italiani nel Mondo, così come il CGIE e il Ministero degli Affari Esteri, avevano presentato, dando così conferma che finalmente è iniziata la stagione della parità dei diritti a favore degli italiani nel mondo. Per la prima volta – ha sottolineato il Ministro - è stato raggiunto il risultato di estendere i minimi pensionistici agli italiani all’estero giungendo a garantire 516 euro al mese per quanti godono già di pensione. Si tratta di 202 mila cittadini all’estero secondo i dati dell’INPS. Sono state altresì accolte le richieste per il funzionamento della rete consolare specie per quanto riguarda i Consoli onorari. Inoltre sono state accolte le proposte di spesa relative all’approvazione della legge e alle elezioni dei Comites; alla riforma della legge 153; all’istituzione dell’Osservatorio delle donne in emigrazione; all’istituzione del Fondo Nazionale per le comunità italiane all’estero; alla Conferenza dei Giovani Italiani nel Mondo, nonché alle spese derivanti dalla legge di riforma del CGIE. Sono stati finanziati anche i capitoli di spesa del Ministero degli Affari Esteri da noi sostenuti: 3092 sull’anagrafe; 3122 sulle attività informative, educative e culturali; 3153 relativo ai corsi di lingua e cultura italiana; 2493 relativo alle spese per l’organizzazione di attività artistiche e culturali e l’organizzazione degli Istituti di Cultura; il capitolo 1280 per i consoli onorari e il capitolo 3121 relativo all’assistenza diretta ai connazionali in materia ospedaliera e sanitaria. Posso concludere – ha affermato il Ministro - che questo è il grande segnale di riconoscimento che noi attendevamo dal Governo”. Più in generale, la manovra per il
2003 – sottolinea una nota di Palazzo Chigi - è ispirata a realizzare gli
obiettivi del rigore di bilancio, dello sviluppo economico del Paese e
dell’equità sociale, nel rispetto del Patto per l’Italia e del Patto di
stabilità e crescita europeo. L’entità della manovra è pari a 20
miliardi di euro e consentirà di portare nel 2003 l’indebitamento netto
della P.A. all’1,5% del Pil, rispetto al 2,1% del 2002. La manovra si
incentra su interventi di razionalizzazione della spesa pubblica e misure
dal lato delle entrate. In particolare i provvedimenti riguardano: la spesa
dei Ministeri, gli oneri del personale, la sanità, il finanziamento degli
investimenti, la scuola, il lavoro ed altri interventi, tra cui un
incremento della misura e della durata dell’indennità di disoccupazione.
Dal lato delle entrate, la Finanziaria, coerentemente con l’impegno
assunto con le Parti sociali, avvia la riforma fiscale, che prevede sgravi
delle imposte sui redditi delle famiglie per 5,5 miliardi di euro; a questo
si aggiunge la riduzione di due punti dell’Irpeg (dal 36 al 34%) e una
rimodulazione dell’Irap. Vengono introdotti il concordato triennale
preventivo, il concordato per gli anni pregressi e la chiusura delle liti
fiscali pendenti. Viene inoltre prorogato lo “scudo fiscale”. AIE |