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Minori contesi: sono tornate dalla Tunisia le bambine della signora Adami Tremaglia: “Un’altra vicenda risolta positivamente che non fa dimenticare le centinaia di casi in attesa di soluzioni” Una vicenda rocambolesca che si è felicemente conclusa grazie all’intervento delle istituzioni italiane (AIE) Si è concluso a Milano, il 25 settembre
scorso, un viaggio della speranza, quello di Claudia Adami, trentaquattrenne
commessa di Trento, e delle figlie Sara e Nour. Da mesi le bambine, di uno e cinque anni, vivevano
nell’Ambasciata d’Italia a Tunisi dopo che il padre, il trentaduenne
Afajed Garbouj, aveva tolto loro il passaporto. La vicenda della famiglia Adami porta alla memoria
altri due avvenimenti quella della piccola Iman, che solo il 19 agosto
scorso è ritornata in Italia dalla Siria con la madre Iris Moneta, e della
piccola Meriem rimpatriata il 23 maggio scorso da Algeri. Tutto era iniziato con un semplice viaggio in Tunisia
per far “conoscere la nostra piccola a mia mamma...” aveva detto lui.
Purtroppo le cose sono andate diversamente con l’arrivo a Tunisi il marito
aveva cambiato atteggiamento e non voleva più rientrare in Italia. Da qui inizia una serie di fughe dall’Ambasciata ad
un albergo, perennemente inseguite dal marito, mentre la macchina della
giustizia tunisina si metteva in moto. Sono dovuti intervenire il Ministro per gli Italiani
nel Mondo, Mirko Tremaglia e l’eurodeputato di FI Giacomo Santini che
aveva richiesto l’intervento del Presidente dell’Europarlamento Pat Cox.
Una prima vittoria si era già avuta a inizio
settembre quando il giudice di Tunisi, con un provvedimento straordinario,
aveva affidato le bambine alla mamma e aveva dato quindici giorni di tempo
alla coppia per avviare la causa di divorzio. Adesso fortunatamente Claudia e le sue bambine stanno
bene e sono sane e salve in suolo patrio. “Si è trattato - ha spiegato il Ministro Tremaglia
- di una lunga trattativa, durata circa un paio di mesi, che ha visto
impegnata in prima fila l’Ambasciata d’Italia a Tunisi, il Ministero per
gli Italiani nel Mondo e le autorità tunisine”. “Un caso risolto felicemente - continua il Ministro
- che ci porta ad intensificare ancora di più gli sforzi e l’impegno del
Ministero per gli Italiani nel Mondo per le centinaia di altre vicende che
attendono una soluzione. Oggi però mi stringo intorno alla famiglia Adami,
alle piccole Sara e Nour con la promessa che al più presto andrò a
trovarle nella loro casa.” AIE |