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Pensioni minime italiani all’estero: Tremaglia sull’Ordine del Giorno alla Camera accolto dal Governo Ora tocca al Senato. Il Governo faccia il suo dovere. Valuterò le mie responsabilità (AIE)
Il Governo, alla Camera, ha accolto la richiesta di pagare anche agli
italiani all’estero i minimi pensionistici. In applicazione della legge,
dovrà essere erogata la differenza tra 123 euro (somma che l’Inps già
ora corrisponde ai nostri connazionali) e 516 euro. Questa domanda, in forma
di Ordine del Giorno, è stata presentata dai gruppi parlamentari di
Alleanza Nazionale (Alberto Giorgetti e altri) e Forza Italia e sottoscritta
anche dal presidente del Comitato Parlamentare per gli Italiani nel Mondo,
Giovanni Bianchi. Fortissima è stata la pressione esercitata dal Ministro
per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia, e dal Segretario Generale
del CGIE, Narducci. Tremaglia si è appellato anche al Capo dello Stato. “All’interno
del Governo - ha spiegato Tremaglia - la discussione per riconoscere questo
diritto è stata forte, a tratti aspra. Ma non era possibile, ancora una
volta, discriminare gli italiani all’estero. Il pagamento è un atto
dovuto e conseguenza diretta dell’articolo 38 della Legge 448/2001. Si
tratta di reperire una cifra complessiva di circa 130 milioni di euro (250
miliardi di vecchie lire). Abbiamo già indicato la copertura con
riferimento alla Tabella A del Ministero degli Affari Esteri che, per parte
sua, deve sostenere fino in fondo questo atto di giustizia nei confronti
degli italiani nel mondo. Ora - ha proseguito il Ministro - tocca al Senato,
che deve votare a favore di un emendamento conseguente all’impegno che il
Governo si è assunto alla Camera dei Deputati”. “Ho già più volte
spiegato - ha affermato Tremaglia - che in caso di denegata giustizia sarà
dato corso a cause civili per difendere i legittimi diritti dei
connazionali. Esprimo la mia fiducia che il Governo comprenda l’urgenza di
una situazione che sta diventando drammatica. Ed in questo senso debbo
valutare anche sul piano personale le mie responsabilità”. Di
seguito il testo dell’Ordine del Giorno accolto con una modifica (è stato
infatti aggiunta in finale la frase “tenendo
conto del costo di vita dei vari Paesi”)
La
Camera, Preso
atto che l’articolo 38 della Legge 448/2001 prevede la concessione del
minimo pensionistico ai cittadini che si trovano nelle condizioni stabilite
dalla legge nella misura di 516,46 euro mensili; che
l’INPS già effettua il pagamento di 123,77
euro al mese a favore degli Italiani residenti all’estero invita il
Governo a rispettare il dettato costituzionale dell’eguaglianza dei
cittadini italiani impegna
il
Governo a prendere le misure necessarie per riconoscere la parità dei
diritti ai nostri connazionali residenti all’estero con la corresponsione
a loro della differenza tra 123,77 e 516,46 euro mensili, prendendo le
iniziative concrete relative secondo giustizia ed equità, a partire dal 30
settembre 2002, tenendo conto del costo della vita nei vari Paesi. AIE |