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Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome-CGIE: intervento dell’On. Mirko Tremaglia, Ministro per gli Italiani nel Mondo VOTO: le liste devono essere espressioni delle Associazioni Le Consulte devono essere validi punti di collegamento tra Ministero Italiani nel Mondo e Regioni (AIE) A conclusione dei lavori della “Conferenza
Stato-Regioni-Province autonome-CGIE”, aperta a Roma il 18 marzo nella
Sala delle Conferenze Internazionali della Farnesina, è intervenuto il
Ministro per gli Italiani nel Mondo. L’on. Mirko Tremaglia ha innanzitutto espresso il
proprio turbamento per l’uccisione dell’economista Marco Biagi e ha
sottolineato l’iniziativa della Conferenza per la dura condanna
dell’attentato espressa attraverso un ordine del giorno. Tremaglia, di
ritorno dal Consiglio dei Ministri dove è stata ampiamente affrontata la
vicenda, ha ricordato anche le altre vittime del terrorismo, da D’Antona
a Tarantelli, “una catena che sembra non finire”. Tremaglia ha poi
citato la relazione del Segretario generale del CGIE, Franco Narducci,
“che ha aperto i lavori dando vita ad una discussione fervida”, e il
contributo del Sottosegretario Gianni Letta, dei Ministri La Loggia e
Moratti e del Presidente Ghigo intervenuti nei giorni scorsi. Il Ministro si è soffermato a lungo sulla questione che
vede coinvolti, in questo momento, i nostri connazionali in Argentina
ricordando gli interventi attivati dal Ministero per gli Italiani nel
Mondo: la costituzione di una Unità di crisi presso lo stesso Ministero
per gli Italiani nel Mondo; la riammissione dell’Argentina tra i Paesi
che usufruiscono dei fondi della cooperazione; lo stanziamento di 200
miliardi di lire: 150 per la piccola e media impresa e 50 destinati alle
strutture sanitarie; i colloqui con la FIAT e con i sindacati al fine di
evitare la chiusura dello stabilimento IVECO e di conseguenza il
licenziamento dei lavoratori; i contatti con il Fondo Monetario
Internazionale che hanno portato al congelamento del debito internazionale
dell’Argentina e l’erogazione dei prestiti. Tremaglia ha inoltre
ricordato che le pensioni di guerra e INPS verranno erogate in dollari
mentre è stato sospeso il servizio di leva per i giovani argentini con
cittadinanza italiana che vengono a risiedere in Italia. In riferimento ai
rientri, il Ministro ha ricordato l’emendamento presentato alla legge
sull’immigrazione che prevede una corsia preferenziale per i cittadini
italiani che rientrano, “ma - ha tenuto a precisare - non intendiamo
fare una politica del rientro, bensì vogliamo affrontare
l’emergenza”. Tremaglia ha anche citato la costituzione dell’Unità
di coordinamento sollecitata dalle stesse Regioni e coordinata dal
Ministero per gli Italiani nel Mondo, che nel corso delle prime due
riunioni ha affrontato in maniera approfondita proprio l’emergenza
Argentina. Tra risposte nate dall’impegno dell’Unità di
coordinamento, la costituzione di un Fondo Comune di solidarietà che non
crei disparità tra i connazionali. All’Unità di coordinamento verrà
affiancata una Unità tecnica, con sede in Argentina, presieduta
dall’Ambasciatore e di cui faranno parte anche rappresentanti del CGIE e
delle Regioni. Tremaglia ha anche informato della raccolta di medicinali e
di un accordo con l’Alitalia che prevede uno sconto di circa il 50%
sulle tariffe per gli italiani che rientrano dall’Argentina. Il Ministro si è poi soffermato su due “nuovi fatti
che stanno cambiando profondamente la politica per l’emigrazione:
l’istituzione del Ministero per gli Italiani nel Mondo e
l’approvazione della legge sull’esercizio del diritto di voto”. In
merito all’istituzione del Ministero, Tremaglia ne ha ricordato le ampie
deleghe che vanno dalla ristrutturazione della rete consolare al
coordinamento e promozione di iniziative, anche legislative, che
riguardano le comunità all’estero. Al riguardo ha precisato che, ad
esempio per quanto riguarda la chiusura dei Consolati, questo non dovrà
più avvenire senza aver consultato prima il CGIE. Questo anche alla luce
di quanto avvenuto lo scorso 20 dicembre: milioni di italiani all’estero
sono entrati nella Costituzione della Repubblica italiana e quindi “i
loro diritti sono totali”. In riferimento al voto, il Ministro ha
ricordato la “politica dell’intesa” che è risultata vincente, ed il
miracolo della doppia revisione costituzionale nonché la prima,
importantissima vittoria: l’approvazione della legge sull’anagrafe del
1988. Tremaglia ha riconosciuto il ruolo che in queste significative tappe
hanno avuto sia il CGIE sia i Comites “che devono essere ringraziati
tutti i giorni”. Sempre in riferimento alla “battaglia di civiltà”,
il Ministro ha colto l’occasione per ringraziare coloro che lo hanno
affiancato in questi lunghi anni, come l’On. Marco Pezzoni, l’On.
Giovanni Bianchi e l’On. Gualberto Niccolini. In riferimento a Giovanni
Bianchi, il Ministro ha reso noto la sua nomina quale Presidente del
Comitato parlamentare degli italiani nel mondo. In considerazione del prossimo appuntamento elettorale
che vedrà protagonisti anche gli italiani all’estero, il Ministro ha
proposto “che le liste elettorali siano espressione delle Associazioni
lasciando da parte i partiti. Dobbiamo arrivare al Gruppo degli italiani
nel mondo. E’ una strada difficile - ha sottolineato il Ministro - ma le
battaglie devono essere difficili. Il CGIE dovrà rappresentare una sorta
di cabina di regia, una forza trainante di questo Gruppo parlamentare”. In riferimento al coinvolgimento delle Regioni, il
Ministro ha citato le Consulte, importanti organismi che devono essere
rivitalizzati e rappresentare validi punti di collegamento tra Ministero
per gli Italiani nel Mondo e Regioni. Al riguardo, secondo Tremaglia è
necessaria una legge quadro. “Gli italiani all’estero - ha affermato
Tremaglia ricordando le parole del Presidente del Consiglio - devono
essere artefici della loro politica”. In merito al
CGIE, Tremaglia è nuovamente tornato sull’importanza
dell’”autonomia”, perché non possono esservi “cappe”
sull’esecutivo. Il Ministro ha poi citato le potenzialità dell’Altra
Italia, a cominciare dall’indotto pari a 191 miliardi di lire. “E’
giunto il momento di far conoscere qui in Italia queste potenzialità. Il
Ministero per gli Italiani nel Mondo lancerà la tv di ritorno proprio per
far conoscere cosa sono stati in grado di costruire i connazionali in
tutto il mondo. Questa conoscenza determinerà un grande business. Siamo
pronti ad attivare convenzioni con le reti televisive per programmi che
serviranno ad aprire una finestra culturale, politica ed economica
sull’Altra Italia”. Tremaglia ha poi ricordato le tre visite ufficiali,
ognuna con un proprio significato, effettuate dal Ministero: a Marcinelle
per non dimenticare il sacrificio dei nostri emigrati, a New York per
ricordare le vittime del terrorismo, e ad El Alamein come omaggio al
patriottismo. In riferimento a Marcinelle, Tremaglia ha ricordato che, in
seguito ad una sua proposta, l’8 agosto è stata ufficialmente designata
“Giornata Nazionale del Sacrificio e del lavoro italiano nel mondo”. A
sottolineare ulteriormente questa data, l’emissione di un francobollo.
“Non dobbiamo dimenticare il sacrificio dei nostri connazionali, il
nostro passato, ecco perché quando arrivano le navi cariche di bambini
abbiamo il dovere dell’accoglienza”. A conclusione del suo intervento, il Ministro ha citato “la politica dell’italianità” e ringraziato il Presidente Ciampi che “si è innamorato degli Italiani nel mondo rilanciando l’Inno e il Tricolore. Saluto tutti gli italiani nel mondo, e li ringrazio per quello che mi avete dato in questi lunghi anni. Grazie epr la grande vittoria che abbiamo conquistato insieme con la votazione al Senato dello scorso 20 dicembre della legge sul voto. Voi siete la mia grande famiglia, lo ripeto sempre. Vi saluto in nome dell’unità e della Patria”. AIE |