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Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome-CGIE: la chiusura dei lavori (20 marzo)

La valorizzazione dell’identità italiana nel mondo è una priorità per il nostro Paese

Tremaglia: “Un Gruppo parlamentare unico degli italiani all’estero” - Toia: “Regioni, interlocutori importanti per le comunità e i loro organi di rappresentanza”

(AIE) La valorizzazione dell’identità italiana nel mondo è una priorità per il nostro Paese. E la Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome-CGIE che si è chiusa il 20 marzo, dopo tre giorni di lavori alla Farnesina, ha delineato le linee programmatiche attraverso le quali agire per una politica comune ed efficace in favore delle nostre comunità nel mondo, grande risorsa per l’Italia sotto tutti i punti di vista: economici, politici, culturali, professionali. A tale fine è stato approvato un Documento finale nel quale sono indicate le “strade” da percorrere e gli obiettivi da perseguire per rilanciare e valorizzare il patrimonio rappresentato dalle comunità italiane nel mondo.

L’ultimo giorno di lavori ha risentito del grave fatto di sangue avvenuto il 19 marzo a Bologna: l’uccisione di Marco Biagi, insigne economista e consulente del Ministro del Lavoro Maroni. È stato osservato un minuto di silenzio e approvato un ordine del giorno, letto dal Consigliere CGIE Aldo De Matteo, di condanna del terrorismo e di cordoglio alla famiglia di Biagi. Parole di cordoglio sono state espresse sia dal Ministro per gli Italiani nel Mondo, Mirko Tremaglia, sia dalla Senatrice Patrizia Toia, intervenuti ai lavori di chiusura della Conferenza.

Una Conferenza, ha osservato la Senatrice nel suo breve intervento, che cade in un momento assai importante per il nostro Paese e per le collettività all’estero: quello che ha visto l’approvazione della legge sul voto all’estero e la riforma dello Stato in senso federalistico. Toia, che conosce a fondo le problematiche degli italiani all’estero per essere  stata sottosegretario agli esteri sotto il governo Prodi, ha tenuto a sottolineare la convergenza delle forze politiche e la grande attenzione da loro posta verso le nostre collettività. Ora, alla luce del voto all’estero e del federalismo, ha spiegato Toia, “è più che mai necessario che le istituzioni si avvalgano di tutti gli strumenti necessari” per rilanciare il ruolo delle collettività. La senatrice - che si è impegnata anche a nome dell’Ulivo, raccogliere tutti gli spunti, le riflessioni e i documenti della Conferenza permanente, per lavorare di concerto con le altre forze parlamentari e con il governo per una politica efficace in favore dei connazionali - ha evidenziato il ruolo delle Regioni che, grazie alla modifica del titolo V della Costituzione, assumono poteri forti, divengono “interlocutori importanti” per le comunità e i loro organi di rappresentanza.

Il coinvolgimento delle Regioni in una politica attiva nei confronti delle comunità è stato evidenziato anche dal Ministro per gli Italiani nel Mondo. Il ruolo fattivo delle Regioni è stato fortemente sottolineato dall’On. Tremaglia che ha citato al proposito le iniziative intraprese insieme ad esse dal suo Dicastero, in merito alla drammatica situazione attraversata dall’Argentina e dai nostri connazionali. Il Ministro ha citato la costituzione dell’Unità di coordinamento, che nel corso delle prime due riunioni ha affrontato approfonditamente proprio la “questione Argentina”. Tremaglia ha ricordato che tra le prime risposte di questa Unità vi è la costituzione di un Fondo di solidarietà. Si tratta di un Fondo unico affinché, ha spiegato il Ministro, non vi sia disparità tra le comunità appartenenti alle varie regioni. L’On. Tremaglia ha annunciato che all’Unità di coordinamento “verrà affiancata una Unità tecnica, con sede in Argentina, presieduta dall’Ambasciatore e di cui faranno parte anche rappresentati del CGIE e delle Regioni”. Il Ministro ha, tra l’altro, informato di un’intesa con l’Alitalia che prevede uno sconto del 50 per cento sulle tariffe per i nostri connazionali che rientrano dal Paese latino americano.

Sempre facendo riferimento alle Regioni, il Ministro ha citato le Consulte rimarcando la necessità di una legge quadro. Le Consulte, ha puntualizzato Tremaglia, “devono essere rivitalizzante” e “devono rappresentare validi punti di collegamento tra Ministero per gli Italiani nel Mondo e le Regioni stesse”.

“Gli italiani all’estero devono essere artefici della loro politica” ha poi soggiunto il Ministro ricordando le parole del Capo dello Stato. Un ruolo da protagonisti che deve trovare riscontro anche in Parlamento. E proprio per questo motivo, Tremaglia ha rilanciato una proposta che da tempo gli sta a cuore: i connazionali residenti all’estero presentino i propri candidati al Parlamento “in liste autonome dai partiti”, per giungere alla formazione, nella prossima legislatura, di “un Gruppo parlamentare unico degli italiani all’estero”. “E’ necessario far fare ai partiti politici un passo indietro - ha affermato il Ministro - presentando alle prossime politiche liste di candidati che siano espressione di associazioni e non di formazioni politiche. Se non si farà ciò - ha spiegato - si finirà con il frammentare la forza dell’Altra Italia”. Tremaglia non ha nascosto che si tratta di una “una strada difficile ma importante”, che va perseguita con determinazione perché i connazionali rappresentano “una forza considerevole”, soprattutto dopo la riforma che ha sancito l’esercizio del diritto di voto per gli italiani all’estero. Alla luce di tutto ciò, Tremaglia ritiene “fondamentale” il ruolo del CGIE, destinato a “diventare la forza trainante, di indirizzo e di supporto di questo Gruppo parlamentare”: Una forza che rappresenta autorevolmente e autenticamente i connazionali all’estero e che “finalmente, con il voto entrano a pieno titolo nel sistema Italia”. Ricordando, infine, l’indotto dell’Altra Italia - “191mila miliardi di lire, una enorme finanziaria”- Tremaglia ha ribadito che “è arrivato il momento di fare conoscere in Italia, le potenzialità e la risorsa rappresentata dai connazionali all’estero”. Un modo efficace è rappresentato dalla tv di ritorno. “Il Ministero per gli italiani nel mondo lancerà la tv di ritorno - per fare conoscere cosa sono stati in grado di costruire i connazionali in tutto il mondo. Siamo pronti - ha assicurato il Ministro - ad attivare convenzioni con le reti televisive per programmi che serviranno ad aprire una finestra culturale, politica ed economica sull’Altra Italia”.

Simonetta Pitari/AIE