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SPECIALE COMMISSIONE CONTINENTALE CGIE PER I PAESI DELL’AMERICA LATINA (CURITIBA 15-17 APRILE)

CGIE: i lavori della Commissione Continentale per i Paesi dell’America Latina

La relazione dei Consiglieri del Cile, Garbarino e Davico

La richiesta di un Consolato Generale in Cile - La situazione del personale d’Ambasciata a Santiago - Il Consolato Onorario di Valparaiso

AIE - Ai lavori della Commissione Continentale CGIE dell’America Latina di Curitiba (Paranà-Brasile) sono intervenuti i Consiglieri del Cile Juan Garbarino e Maurenzo Davico. La loro relazione è incentrata sulla richiesta di un Consolato Generale in Cile, sulla situazione del personale dell’Ambasciata d’Italia a Santiago e su quella del Consolato Onorario di Valparaiso.

Richiesta di un Consolato Generale

Da anni chiediamo di ristabilire un Consolato Generale, disponendo attualmente di un solo Ufficio Consolare presso la nostra Ambasciata.

In data 10 agosto 1998, il Comites del Cile inviò una lettera al Ministro degli Affari Esteri, Onorevole Lamberto Dini, sollecitando una soluzione. Il Ministro, in data 29 settembre 1998, rispose che la richiesta sarebbe stata tenuta in debita considerazione, dipendendo dalle disponibilità di Bilancio.

Nell’Assemblea Plenaria del CGIE a Roma, il 17 febbraio 2000, fu approvato un Ordine del Giorno - presentato dai Consiglieri Garbarino e Davico - per reiterare la richiesta di apertura di un Consolato Generale con sede a Santiago o Valparaiso.

In data 24 marzo 2000, alla Camera dei Deputati, l’Onorevole Maglieri - dopo la visita dell’Onorevole Massimo D’Alema in Cile - presentò una interrogazione chiedendo al Governo quali iniziative avesse adottato in relazione a tale richiesta.

In data 6 febbraio 2002, i Consiglieri Garbarino e Davico inviarono una lettera all’Onorevole Mirko Tremaglia, Ministro degli Italiani nel Mondo, facendo presente la mancanza di un Consolato Generale e le condizioni estreme di lavoro dell’Ambasciata, a causa della mancanza di personale.

Situazione del personale dell’Ambasciata d’Italia  in Santiago

Siamo testimoni dello sforzo veramente straordinario del nostro Ambasciatore Emilio Barbarani e di tutti i Funzionari dell’Ambasciata e dell’Ufficio Consolare, in estreme condizioni di lavoro per la mancanza di personale. La situazione, in ordine di priorità, riguarda:

il Cancelliere Contabile, rientrato a Roma nel luglio del 2001.

il Funzionario vicario, rientrato a Roma nel dicembre 2001.

il Direttore Didattico, che ha cessato nel marzo del 2001.

il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura, ricoverato in ospedale per motivi gravi nel gennaio 2002, e ultimamente rientrato in Italia.

L’Ambasciata ha soprattutto bisogno che venga autorizzata con carattere di urgenza la missione di un Cancelliere Contabile da Roma, da utilizzare nel settore amministrativo dell’Ambasciata fino a quando il posto non verrà ricoperto in forma definitiva.

Consolato Onorario di Valparaiso

Il Console Onorario Dott. Gerardo Gandolini ha recentemente terminato il suo mandato.

La collettività di Valparaiso ha eletto ed ha proposto all’Ambasciata, su sua richiesta, la persona del Dott. Adolfo Arata, che è stata accettata, dato il suo rilevante curriculum.

Purtroppo, i contributi del Ministero per detta carica sono state recentemente ridotte di quasi il 40%. Questo obbligherebbe la persona designata a pagare personalmente una cifra di US$ 7.500 l’anno per mantenere un Consolato con un minimo di decoro e di efficienza.

Naturalmente, ciò ha impedito al Dott. Arata di accettare l’incarico.

In questa situazione, sarà molto difficile trovare una persona che accetti queste condizioni, indegne di un Paese che è considerato tra le prime sette potenze industriali.

Consideriamo tale situazione di estrema gravità e assolutamente inaccettabile, poiché comporterà conseguenze disastrose per noi e per l’Italia.

 

AIE