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CGIE: apertura dei lavori dell’Assemblea Plenaria alla Farnesina (10 luglio) L’intervento del Ministro per gli Italiani nel Mondo, Mirko Tremaglia Assemblea CGIE: Relazione del Governo (AIE)
On. Ministro Segretario Generale, Vice Segretario Generale, Cari
Parlamentari, Care Amiche e cari Amici del Consiglio Generale degli Italiani
all’Estero, Signore e Signori L’ordine
del giorno di questa Assemblea Plenaria, alla quale rivolgo il mio più
caloroso saluto, comprende questioni del più alto interesse per le nostre
collettività nel mondo e quindi si rifletterà sulla politica del Governo
italiano nei loro riguardi. Siamo pienamente consapevoli che l’Italia
dispone nel mondo di una straordinaria risorsa costituita dalle proprie
collettività all’estero. Si tratta di un eccezionale fattore politico,
economico e culturale, troppo spesso trascurato nel passato, che fa onore al
nostro Paese. Il modo più concreto per manifestare la gratitudine
dell’intera Nazione alle generazioni passate e presenti di Italiani nel
inondo passa attraverso l’adozione di politiche che favoriscano da un lato
l’integrazione dei nostri connazionali nella società in cui risiedono, al
miglior livello possibile, dall’altro la valorizzazione dell’identità
culturale e nazionale italiana di cui essi sono portatori. A questo
proposito, vorrei esprimere il mio compiacimento per l’iniziativa adottata
dalla Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche
Migratorie fatta propria dal Ministro dell’interno con Decreto del 25
maggio 2002 intesa ad assicurare la reciprocità con gli altri Paesi europei
che ammettono il principio della doppia cittadinanza. La più rilevante, ma
non unica, conseguenza ditale decreto è la possibilità per i 700.000
italiani residenti in Germania di acquisire la cittadinanza tedesca senza
perdere quella italiana già a partire dal prossimo dicembre. Voi
comprendete benissimo la portata straordinaria di questa iniziativa, che non
ha bisogno di ulteriori commenti. Noi intendiamo mirare al perseguimento di
un obiettivo globale di affermazione del “Sistema Paese” attraverso la
solidarietà e l’interscambio tra le due Italie, quella all’interno dei
confini e quella al di là delle frontiere. Il tessuto politico unitario di
queste due Italie siete innanzi tutto voi, membri del Consiglio Generale
degli Italiani all’Estero e rappresentanti eletti delle collettività. Lo
sono i COMITES, prezioso strumento di raccordo tra il CGIE e la base. Lo
sono le Associazioni, in tutta la loro così diversificata fioritura di
esperienze e di tendenze quale punto focale di incontro e di riflessione
delle nostre collettività all’estero. In prospettiva, lo saranno anche i
18 parlamentari che scaturiranno dal Collegio Estero. E desidero qui
rivolgere un caloroso ringraziamento al Ministro Tremaglia per la
straordinaria battaglia condotta in Parlamento fino alla vittoriosa
conclusione del dicembre scorso. Vorrei anche citare i 350 Parlamentari di
origine italiana, individuati dalla nostra rete diplomatica presso 27
diversi Parlamenti nazionali e riunitisi per la prima volta a Roma nel
novembre del 2000. Essi svolgono un ruolo di primo piano nella vita politica
dei rispettivi Paesi di appartenenza pur mantenendo un forte collegamento
ideale con la loro terra d’origine. Se il nostro Paese è riconosciuto
come forte ed affidabile, lo si deve anche alle posizioni che generazioni di
Italiani si sono conquistate nei Paesi di residenza, al cui progresso hanno
contribuito in maniera determinante. Il nostro pensiero va ai tanti
connazionali rimasti vittime, in varie parti del mondo, nell’opera di
costruzione di Società socialmente più avanzate. Raccogliendo la proposta
del Ministro Tremaglia, abbiamo quindi stabilito di celebrare solennemente
l’8 di agosto, anniversario della tragedia di Martinelle, quale giornata
del sacrificio del lavoro italiano nel mondo. Dalla memoria delle vicende
trascorse dobbiamo essere capaci di guardare al futuro con rinnovato vigore.
Gli Italiani all’estero potranno assurgere, e sotto molti aspetti già lo
sono, a protagonisti della globalizzazione. Molti di essi occupano spazi di
primo piano nelle società di accoglienza. Sotto questo aspetto, sarà molto
significativo procedei-e sulla strada già intrapresa di aumentare gli
interscambi, la circolazione delle idee, la conoscenza reciproca tra
Italiani in Italia ed Italiani all’estero. Su che è in programma
l’organizzazione di un grande Convegno degli scienziati italiani
all’estero, promosso dal Ministro per gli Italiani nel Mondo d’intesa
con il Ministero degli Esteri. Credo che sani un’occasione straordinaria
per offrire loro l’opportunità sia di interagire maggiormente tra di essi
e con i colleghi in Italia per utili scambi di esperienze, sia di definire
le modalità ottimali per promuovere il trasferimento a livello di impresa
dei risultati della ricerca scientifica. So anche che è in avanzata fase di
approfondimento l’iniziativa del Ministero degli Esteri, d’intesa con
quello della Salute e con il Ministro per gli Italiani nel Mondo, di
valorizzare gli ospedali italiani all’estero al fine di perseguire la
promozione della ricerca medica italiana nel mondo e di collegare
opportunamente i centri di cura italiani all’estero con i centri di
accoglienza in Italia. Ho voluto citare solo due tra le più significative
iniziative in corso per rendere sempre più virtuoso il percorso che
impegnerà per l’avvenire Governo, Parlamento, Regioni Autonomie locali,
Enti pubblici e privati in Italia, nell’azione di sinergia con le comunità
italiane all’estero, che sono destinatarie della nuova politica di
valorizzazione che abbiamo inteso intraprendere nei loro confronti. E’ un
cammino che nasce dalla Prima Conferenza degli Italiani nel Mondo tenutasi
qui a Roma nel dicembre 2000 e i cui Atti verranno distribuiti nel corso di
questa Assemblea. Punto di svolta fondamentale di tale percorso è stata la
Conferenza Stato-Regioni-Province Autonome-CGIE, inauguratasi in questa
stessa sala il 18 marzo scorso. Trattandosi di una Conferenza Permanente il
suo lavoro continua cd infatti è in agenda anche nel pomeriggio di oggi.
Sono certo che essa saprà monitorare, come è nelle generali aspettative,
le linee programmatiche di una più incisiva politica per le comunità
italiane all’estero a favore delle quali occorrerà delineare il
contributo sempre più importante delle Regioni. Nell’ambito di tale
strategia vorrei esprimere il mio più vivo apprezzamento per la così
stretta e leale collaborazione tra la Direzione Generale per gli Italiani
all’Estero del Ministero degli Esteri, lo “staff” del Ministro per gli
Italiani nel Mondo ed il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero.
Avete tutti sede in questa Casa, ma siete idealmente e concretamente
proiettati nel mondo attraverso la rete consolare, i COMITES, le
Associazioni. Un tessuto che dovremo sempre più rafforzare per consentirgli
di rispondere efficacemente alle nuove sfide che l’attendono. Per quanto
riguarda il Regolamento di attuazione della Legge sul voto all’estero, gli
Uffici Legislativi dei Ministeri degli Esteri, degli Italiani nel Mondo,
dell’interno e della Giustizia, con l’assistenza della Direzione
Generale per gli Italiani all’Estero, hanno concluso ieri il loro
complesso lavoro. Contiamo ora di portarlo all’approvazione del Consiglio
dei Ministri entro luglio, una volta acquisito il parere dei Ministero
dell’Economia. Il Regolamento dovrà poi essere sottoposto al parere del
Garante della Privacy, della Conferenza Unificata Stato-Regioni e Stato-Città,
del Consiglio di Stato e delle Commissioni Affari Costituzionali di Camera e
Senato, dopodiché dovrà esse re approvato definitivamente dal Consiglio
dei Ministri, che potrà tenere conto - o meno - di tali pareri. Gli Uffici
legislativi del Ministero degli Esteri, dell’interno e del Ministro per
gli Italiani nel Mondo valutano che tale procedura si concluderà nel
prossimo autunno. A seguito dell’approvazione il 27 maggio scorso della
legge per la rilevazione dei cittadini italiani residenti all’estero, Sono
state già avviate le procedure semplificate per l’assunzione di 367
impiegati a contratto temporaneo destinati a potenziare i settori degli
Uffici all’estero che svolgono determinate funzioni consolari, quali la
trattazione di pratiche di cittadinanza e quelle di trascrizione degli atti
di stato civile, i predetti contrattisti saranno adibiti a quegli
adempimenti elettorali urgenti previsti dalla Legge 459 sul voto
all’estero da svolgere entro il 6 gennaio del prossimo anno. Contiamo che
potranno diventare operativi a partire dal 1 settcmbre prossimo. Quanto al
progetto di legge di riforma dei COMITES, esso è al concerto tra il
Ministero degli Esteri ed il Gabinetto del Ministro Tremaglia. Dobbiamo
accelerare la procedura per addivenire in tempi rapidi ad uno schema di
Disegno di Legge di iniziativa governativa al quale assicurare un percorso
preferenziale in Parlamento. L’obiettivo è di ottenerne l’approvazione
definitiva entro dicembre, per essere in grado di assicurare gli adempimenti
di legge in tempo per la primavera 2003, quando sono previste le elezioni
per i nuovi COMITES. Uno dei temi centrali di questa Assemblea Plenaria è
la riforma della legge istitutiva del Consiglio Generale degli Italiani
all’Estero. Da vari mesi è in corso una riflessione sul suo ruolo e sui
suoi assetti futuri, anche alla luce della riforma costituzionale che ha
introdotto il collegio estero. Se occorre approfondire la questione della
rappresentanza degli italiani all’ estero, un punto deve comunque restare
chiaro. I 18 parlamentari che saranno eletti alle prossime elezioni
politiche non solo non esauriranno il ruolo del CGIE, ma anzi lo
potenzieranno, perché il futuro CGIE dovrà assicurare loro il collegamento
con il territorio e con l’elettorato, sensibilizzarli sulle aspettative
dei COMITES, delle Associazioni, delle realtà locali, insieme ed in stretto
contatto con la rete consolare, in una visione sinergica che consenta ai
Parlamentari eletti all’estero di essere gli interpreti reali delle
aspettative di oltre quattro milioni di nostri connazionali. La riflessione
sulla nuova legge del CGIE dovrà condurre in tempi ragionevolmente rapidi
all’approntamento di uno schema di disegno di legge che potrà essere di
iniziativa governativa, da vararsi auspicabilmente in sede parlamentare in
tempo per le elezioni del CGIE previste per l’autunno 2003. I Consoli, che
rappresentano l’altro grande punto di riferimento delle comunità
italiane, terranno la loro Conferenza mondiale qui alla Farnesina il 29 e 30
luglio prossimo. Vi parteciperanno naturalmente anche alcuni rappresentanti
del CGIE. La funzionalità della. rete ha risentito molto negli ultimi anni
dei vincoli imposti dal risanamento del bilancio pubblico. Sempre più
evidente, infatti, è risultata l’inadeguatezza delle risorse umane,
finanziarie e strumentali rispetto alla sua estensione, commisurata agli
obiettivi di assicurare servizi efficienti ai connazionali e di dare
visibilità al Paese attraverso la promozione economica e culturale e la
diffusione della sua immagine nel mondo. Ci impegneremo a migliorare e,
potenziare la rete consolare, tanto più che essa è destinata ad incombenze
sempre più gravose in virtù dei seguiti operativi della legge sul voto
all’estero. Per quanto riguarda l’intervento linguistico-culturale, il
Governo è impegnato a sostenere in modo sempre più efficace
l’insegnamento della lingua italiana a favore delle nostre collettività
all’estero, in particolare delle nuove generazioni. Non è stata dunque
casuale la scelta operata in sede di approvazione dell’ultima Legge
Finanziaria di aumentare sensibilmente le risorse attribuite al capitolo di
bilancio 3153 del Ministero degli Esteri, riassorbendo in tal modo gli
effetti negativi provocati dalla ceSsazione dei cofinanziamenti comunitari
intervenuta alla fine del 1999. A questo proposito desidero porre
l’accento sull’importanza che l’Amministrazione attribuisce ai
Piani-Paese, che traggono origine dal clima di stretta intesa creatosi tra
la Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e il CGIE. Essi sono
stati elaborati grazie al determinante contributo delle singole collettività
interessate e debbono via via essere considerati come un punto di
riferimento essenziale della politica linguistico-culturale nei confronti
dei connazionali all’estero, La Rete diplomatico-consolare, dal canto suo,
continuerà ad adoperarsi per il graduale Inserimento dei corsi di lingua e
cultura italiana negli Istituti e nei programmi scolastici dei Paesi di
residenza delle nostre collettività, cercando al contempo di estendere
anche alle scuole medie superiori i corsi di lingua e cultura italiana. La
Direzione Generale per gli Italiani all’Estero non si è comunque limitata
a gestire l’intervento linguistico-culturale sulla base della vigente
normativa, ma ha proceduto anche ad elaborare un proseguo di riforma della
Legge 153 che domani vi verrà illustrato in Assemblea Plenaria e che
riprende molte dello indicazioni espresse dal CGIE in questi anni, in
occasione di Convegni destinati ad approfondire tale importantissima
materia. La bozza di articolato prevede un intervento organico ed in grado
di adattarsi alle diverse situazioni in cui si trovano i nostri
connazionali, cercando di garantire la qualità della didattica, la
certificazione dei risultati raggiunti, la certezza delle risorse
finanziarie disponibili e in particolare la celerità della toro erogazione.
Il vostro contributo, fondato anche sulle personali esperienze che avete
maturato in materia, sarei tenuto nella massima considerazione per
migliorare il progetto prima di dargli gli auspicati seguiti operativi. Sul
piano dell’informazione, ci si adopererà per potenziare i servizi offerti
da Rai International anche alla luce delle riflessioni emerse dai due
Convegni recentemente organizzati in tale settore dalla Farnesina e ai quali
Sono intervenuti vostri Rappresentanti. In
particolare, si intende fare riferimento ai seguenti bacini di utenza; -
comunità italiane: necessità di un’informazione diretta c pluralistica
che tenga opportunamente conto dell’informazione di ritorno; -
oriundi: spesso non più a conoscenza della nostra lingua e di qui la
necessità di considerare il ricorso a lingue veicolari, innanzi tutto la
lingua inglese (si pensi al potenziale rappresentato negli Stati Uniti da 20
milioni di italo-americani); -
italofoni: nei cui riguardi occorre fornire un prodotto che metta in risalto
la cultura italiana “in senso lato”, anche in funzione di promozione
dell’immagine dell’Italia nel mondo. Si
tratta in sostanza di un lavoro di potenziamento delle immagine del nostro
Paese al fine di raggiungere uno straordinario bacino di oltre 60 milioni di
persone di origine italiana, con un indotto sulle popolazioni locali in
termini di nuova domanda di cultura e prodotti italiani. All’ ordine del
giorno dei lavori di questa Assemblea figura anche la Prima Conferenza dei
Giovani Italiani nel Mondo. I giovani sono una risorsa importantissima per
il futuro delle nostre collettività ed il loro coinvolgimento è
indispensabile al fine di superare non solo le barriere preesistenti ma
anche le sfide con cui ci si confronta quotidianamente nel processo di
partecipazione alla vita sociale nei Paesi di residenza e nel dialogo con
l’Italia di oggi. Alle nuove generazioni le Autorità italiane sono
chiamate a dare un forte segnale di presenza e di incoraggiamento, per
alimentare in loro L’interesse alla riscoperta delle proprie radici. I
articolare cura dovrà essere posta nello sviluppo e nel consolidamento
delle associazioni giovanili, a cui occorrerà affidare la gestione diretta
dei programmi ad esse, destinati, con particolare riguardo alle iniziative
di formazione professionale. Una parola di solidarietà ai rappresentanti
del CGIE provenienti dall’Argentina e più in generale dall’America
Latina, che in questi mesi si sono così tanto adoperati a favore dei
connazionali in difficoltà. Come sapete il Governo ha adottato una serie di
misure di emergenza ed altre di più lungo respiro per aiutare in
particolare gli Italiani e gli oriundi italiani d’Argentina in questo
periodo di gravissima crisi. Per parte sua il Ministro Tremaglia ha assunto
l’iniziativa di coordinare gli interventi delle Regioni in materia.
Continueremo a fare tutto il possibile per aiutare l’Argentina a superare
questa così difficile congiuntura. In sede di Comitato di Presidenza è
stato puntualmente precisato nella Relazione di Governo il funzionamento dei
capitoli di bilancio concernenti le attività in favore delle nostre
collettività all’estero, con tutti i dati relativi alla finanziaria
passata, presente e prossima. La relativa documentazione sarà Latta
circolare in modo che tutti ne possano prendere visione in assoluta
trasparenza. Care
Amiche e cari Amici del CGIE, fatta
la legge sul voto, un traguardo per il quale non esiste altra parola che
“storico”, stiamo costruttivamente approntando insieme a voi alcune
grandi riforme: quelle dei COMITES, del CGIE, della Legge 153
sull’insegnamento linguistico nel quadro dei Piani-Paese, la bonifica e il
completamente dell’anagrafe degli italiani all’estero. Ciò è Frutto di
un intenso lavoro comune al quale tutti avete dedicato le migliori energie.
Sarà attorno a questi temi, a quello dei giovani, a quello non meno
importante della valorizzazione del ruolo delle donne italiane all’estero
su Cui hanno lavorato insieme e con successo la componente femminile del
CGIE e la Direzione Generale degli Italiani all’Estero, tanto che è stata
già depositata da cinque giorni alla Camera la proposta di legge di
iniziativa parlamentare per I ‘istituzione dell’ Osservatorio Donne
Italiane all’Estero, che potremo misurare, in un confronto aperto e
costruttivo con tutti i soggetti istituzionali interessati, l’evoluzione
delle nostre collettività nel mondo .Tutti insieme sapremo superare questa
sfida, consapevoli certo delle difficoltà, ma anche della nostre opportunità
di successo. E con questi sentimenti che formulo a tutti Voi un caloroso
augurio di buon lavoro Insieme con le mie più sentite congratulazioni per
l’altissima onorificenza che su iniziativa
del Ministro Tremaglia e nostra congiunta proposta, il Capo dello Stato ha
voluto conferire a ciascun membro del CGIE all’estero e che vi sarà
consegnata dallo stesso Ministro Tremaglia nelle prossime ore. Ringrazio il
Segretario Generale Narducci per la dedizione con cui svolge il suo lavoro
per conto del CGIE; i Vice Segretari Generali d’Area per l’attività
altrettanto encomiabile alla guida delle rispettive Commissioni
Continentali, nonché il Vice Segretario Generale dì nomina governativa; i
Presidenti dalle sei Commissioni Tematiche, per la così costruttiva opera
di definizione del programma complessivo del CGIE per gli italiani
all’estero. Sono anche gratto ai due membri del CGIE in seno alla
Commissione Nazionale per la Promozione della Cultura italiana all’EsterO
per il loro determinante contributo a tale Organismo. Ed infine grazie a Voi
tutti, membri del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, per un
lavoro che ha reso questo CGIE protagonista di una svolta epocale che non ha
colore di parte ma ~ politica nel senso più alto e nobile del termine, Vi
prego di estendere ai connazionali tutti, che rappresentate con tanta
efficacia e con così grande spirito di sacrificio, i più vivi sentimenti
di solidarietà ed ammiraziOne da parte del Governo e dell’intero popolo
italiano. |