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Un gemellaggio di solidarietà e pace Il Rotary di Guidonia in Algeria per la pace e l’amicizia fra i popoli (AIE)
Un vero ponte di solidarietà quello stabilito dal Rotary Club di Guidonia
con quello di Algeri denominato El Bahdja . Una rappresentativa di 9
amici il 23 maggio scorso ha accompagnato il presidente, Cavaliere Mario
Spadone alla firma del gemellaggio con un club lontano, costituito da soci
diversi, per cultura, religione, abitudini e lingua. Insieme a loro anche
dei rotariani di Massa, tra cui il Antonio Forte ed il professore Pier
Lorenzo Secchiari e consorti che avevano terminato un progetto che ha
permesso ad una trentina di bambini di essere visitati e curati, in Versilia,
di cardiopatia congenita. I rotariani di Guidonia tra cui il professore
Emanale Nardi e consorte Maria Antonietta, la moglie del presidente Maria
Luisa, Cataldo Di Virgilio e Rosanna, il geometra Antonio Cornacchia e la
vedova Fausta Ammaturo ed il sottoscritto sono stati ricevuti con tanta
sensibilità e premura, prima dagli amici algerini e poi dall’Ambasciatore
d’Italia che insieme alla consorte hanno offerto la cena in Ambasciata. I
giorni successivi sono stati utilizzati per familiarizzare. Un forte spirito
di concordia ha caratterizzato la visita
ponendo basi per un dialogo tra amici, che hanno in comune oltre al
Mediterraneo, il gas ed il petrolio, soprattutto la solidarietà, la
fratellanza ed il desiderio di aiutare i più deboli. La speranza di un
futuro senza terrorismo, la giustizia sociale, gli scambi culturali e
commerciali, la solidarietà religiosa sono stati alla base di tutti gli
interventi che si sono succeduti. La visita alle rovine romane di Tipaza, la
cattedrale di Algeri, la Casa del Rais al Bastione 23 sono stati momenti
interessanti senza formalismi necessari ad amalgamare le culture e trovare
le radici comuni. Non certo parlando solo di Zidane, ma discutendo di
Sant’Agostino, che era di Ippona e che tanto ha fatto per la Chiesa, pur
vivendo solo cinque anni in Italia. Si è ricordato Enrico Mattei che fu il
primo petroliere a trattare gli
algerini con occhi diversi dai francesi colonialisti. Oggi che nelle scuole
pubbliche non si studia più il francese, il paese è pieno di parabole
televisive che fanno conoscere in tempo reale le nostre abitudini. Anche lì
si soffre l’immigrazione dei paesi del Sud, che stazionano prima di
passare in Spagna, in Francia o Italia. Alla cena di gala che ha preceduto
la firma per il gemellaggio, erano presenti l’Ambasciatore d’Italia e la
gentile consorte, l’Ambasciatore Europeo in Algeria e la moglie
dell’Ambasciatore francese. Il documento è stato sottoscritto dai due
presidenti con l’avallo dell’ex Governatore
ingegnere Boni e dal Conte Franco Santellocco di Gargano che, italiano, vive
in Algeria da oltre 30 anni. Santellocco, originario di Luco dei Marsi,
presidente del comitato interpaese, nonché consigliere della conferenza
italiani all’estero per l’Africa è
stato il vero artefice di questo gemellaggio ed ha detto: “Occorre
rafforzare i rapporti tra due Paesi che non si bagnano esclusivamente nello
stesso mare ma debbono convincersi sulla vocazione alla pace e la fraternità
dove l’amicizia deve essere il primo vincolo”. Emilio
Ammaturo |