News


N

e

w

s

Lettera del Conte Franco Santellocco Presidente della V Commissione del CGIE al Presidente Comites Etiopia sig. Gianfranco Molinari sulla questione dell’Obelisco di Axum

(AIE) L’obelisco di Axum, uno dei monumenti dell’antica città santa copta - sull’altopiano del Tigrè - portato a Roma dalle truppe italiane che nel 1937 occupavano l’Etiopia, è da anni al centro di una controversia. Il Governo dell’Etiopia ne reclama da tempo la restituzione. Da quando è stato portato a Roma l’obelisco si trova davanti alla sede della FAO che durante il periodo fascista ospitava il ministero per l’Africa italiana. Lo scorso gennaio Addis Abeba aveva sollecitato l’Unesco affinché l’obelisco le venisse restituito. E recentemente il Ministro dei Beni culturali Giuliano Urbani aveva ribadito la volontà del governo di far tornare in Africa la stele. Per il momento, tuttavia, l’obelisco continua a svettare davanti alla sede della FAO. Pubblichiamo di seguito la lettera del Presidente della V Commissione CGIE nonché Presidente del  Comites di Algeri  il Conte Franco Santellocco

Carissimo Presidente.

è questa una storia vergognosa che si trascina da molti decenni non fa onore all’Italia. Al di la della sostanza, pure importante, resta il fatto che ai più alti livelli sono stati assunti impegni precisi e non onorati.

Di questo, altrettanto resta il fatto, ne sopportano le conseguenze gli italiani residenti nel Paese e che vedono vanificare impegni professionali o calpestare il proprio amore verso il Tricolore.

E’ indegno ed indecoroso.

Il Ministro ‘per gli Italiani nel Mondo. Mirko Tremaglia, sempre attento, vigile a preservare nel mondo l’italianità mi ha chiamato giorni or sono per avere ulteriori elementi che, naturalmente ho fornito.

Conoscendo 1’Onorevole Ministro posso immaginare che questo problema finalmente sarà posto con forza all’attenzione di tutti coloro i quali possono dare il loro contributo soluzionante.

Penso che il Ministro Tremaglia non mancherà dl dare riscontri appena possibile. Tienimi al corrente di ogni evoluzione locale

 

Un abbraccio, Tuo

 

 

Franco Santellocco