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CGIE: approvato O.d.G “Stato delle strutture consolari” (AIE)
La Commissione Continentale dei Paesi dell’Europa e del Nord Africa del
CGIE, preso atto della Relazione del Min. Plen. Carlo Marsili, Direttore
Generale della DGIEPM e dell’intervento del Min. Plen. Aldo Mantovani,
della Direzione Generale del Personale del Ministero degli Affari Esteri,
nonchè degli interventi dei Consiglieri Sociali delle Ambasciate presenti e
dei Consiglieri del CGIE; rilevato che in molte Sedi della rete consolare
dell’Europa e Nord-Africa il grado di efficienza dei servizi consolari
provoca malcontento e insoddisfazione tra i cittadini italiani che fruiscono
dei servizi stessi; considerato che la rappresentanza e la difesa degli
interessi dell’Italia all’estero si realizza anche promovendo e
valorizzando la migliore cooperazione con i Comites; visto che gli obiettivi
futuri delineati dal Governo sul ruolo e la funzione della rete
diplomatico-consolare puntano ad un maggiore protagonismo anche in campo
economico e culturale; chiede che la riforma del MAE ed i nuovi orizzonti
operativi debbano coniugarsi inderogabilmente con le esigenze dei cittadini
italiani all’estero; che le assunzioni in tutto il mondo dei 367
contrattisti destinati alla bonifica, aggiornamento e ampliamento
dell’anagrafe consolare - obiettivo prioritario per consentire il
censimento degli Italiani all’estero e la corretta ed efficace
organizzazione del voto degli Italiani nella Circoscrizione Estero - siano
gestite con massima trasparenza, privilegiando le assunzioni in loco; che si
mettano in atto le soluzioni tecniche ed organizzative per ovviare alle
inefficienze strutturali che rendono difficoltosa l’erogazione dei servizi
ai cittadini italiani; che si affronti in termini impegnativi la questione
degli organici del personale destinati alla rete diplomatico-consolare,
predisponendo un progetto che - oltre a risolvere le emergenze - punti al
medio e lungo termine. Chiede infine che l’attuale disegno di legge di
estensione della validità del passaporto da 5 a 10 anni, attualmente
all’esame del Senato, possa venire al più presto approvato.
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