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Crisi in Argentina: incontro tra il Ministro Tremaglia e il Responsabile Affari Internazionali della FIAT

Il Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia, ha incontrato il dr Mauro Pasquero, Responsabile Affari Internazionali della FIAT. Presenti all’incontro, alti funzionari del Ministero degli Affari Esteri e il Segretario Generale del CGIE, Franco Narducci

Tema dell’incontro la drammatica situazione economica e politica in Argentina, Paese in cui circa metā della popolazione č di origine italiana.

Proprio in seguito alla crisi, č recente la decisione della FIAT di trasferire il settore produzione camion pesanti (IVECO) dall’Argentina in Brasile. Giā da due anni la FIAT aveva ridotto la sua presenza industriale nel Paese con un conseguente taglio dell’occupazione, passando da circa 4.500 dipendenti nel 1999 agli attuali 2.300. Con l’ultima decisione del Consiglio di Amministrazione della Fiat si prevedono ulteriori licenziamenti, stimati in alcune centinaia di operai.

Nel corso dell’incontro, il Ministro Tremaglia ha chiesto alla FIAT di soprassedere ad una tale decisione ricordando che la crisi argentina ha probabilmente giā toccato il fondo e che il nostro Paese sta rispondendo con la decisione del Ministero degli Esteri, sollecitata proprio dal Ministero per gli italiani nel Mondo, di riattivare il meccanismo della Cooperazione allo Sviluppo, con conseguente sostegno finanziario anche all’attivitā industriale in Argentina. L’On. Tremaglia ha dunque chiesto alla FIAT di rivedere la decisione del trasferimento della produzione IVECO in Brasile.

Il dr Pasquero, ricordando che la Fiat č un’azienda privata e che la decisione č stata presa da un Consiglio di Amministrazione, pur ripromettendosi di riportare fedelmente le considerazioni del Ministro a Torino, ha rilevato che sarā difficile sospendere un provvedimento giā in corso.

Il Ministro ha annunciato che porrā la questione direttamente al Presidente del Consiglio e al Ministro degli Esteri per ottenere dal Governo italiano nei confronti dei lavoratori italiani all’estero la stessa attenzione riservata ai lavoratori residenti in Italia, e di conseguenza di aprire un contenzioso con l’industria torinese.

Tremaglia ha inoltre sollecitato la Fiat a dare un forte segnale di sensibilitā sociale e contemporaneamente ha richiamato i sindacati italiani ad una maggiore considerazione nei confronti dei nostri concittadini che lavorano all’estero.

 

AIE