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13 febbraio 2002: i lavori
dellAssemblea Plenaria del CGIE -Intervento del Ministro per gli Italiani nel Mondo,
On. Mirko Tremaglia
Mi inchino davanti allAltra Italia Il primo pensiero per i connazionali in Argentina (AIE) Cari connazionali, il primo saluto va ai Consiglieri che rappresentano lArgentina, e al popolo argentino che si trova in gravissime difficoltà. Con queste parole, il Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia, ha iniziato il suo intervento allapertura dei lavori dellAssemblea plenaria del Consiglio Generale degli Italiani allEstero, in programma oggi e domani nella Sala delle Conferenze Internazionali della Farnesina. Un popolo - ha continuato Tremaglia - che noi dobbiamo sostenere perché tanto dobbiamo allArgentina dove vivono 599 mila cittadini italiani e dove, su una popolazione di circa 40 milioni di persone, la metà vanta origini italiane. E nostro dovere intervenire, perché dobbiamo essere riconoscenti allArgentina per quanto ha fatto per i nostri connazionali. E scontato questo obbligo verso lArgentina, e devo ringraziare il Ministero degli Affari Esteri, perché questo nuovo Ministero per gli Italiani nel Mondo, che è il Ministero del CGIE, lavora in stretta armonia, sintonia, collaborazione con il MAE. Il Ministro ha quindi ricordato che subito dopo le notizie degli eventi drammatici che hanno colpito lamico popolo argentino, è scattato lordine, che veniva dal cuore, di intervenire. Sono così stati predisposti i primi provvedimenti: lArgentina è rientrata nella cooperazione; sono stati stanziati 150 miliardi per le piccole e medie imprese e 50 miliardi per le strutture ospedaliere e per i medicinali; per sostenere lenorme mole di lavoro delle sedi consolari, con un decreto legge sono stati assunti 30 contrattisti. Il Ministero per gli Italiani nel Mondo ed il MAE sono intervenuti anche presso il Fondo Monetario Internazionale affinché congelasse per un anno il debito dellArgentina e provvedesse a sostenere finanziariamente il popolo argentino. Il Ministro ha infine ricordato lintervento nei confronti della FIAT che ha deciso di chiudere in Argentina lo stabilimento IVECO e trasferirlo in Brasile. Ho convocato la FIAT - ha affermato il Ministro - il Segretario generale del CGIE, che ringrazio, e il Ministero degli Affari Esteri, chiedendo alla FIAT di soprassedere. A questi licenziamenti dei lavoratori italiani. In questa operazione ho coinvolto anche i sindacati della CISL e dellUGL che stanno attivando altre iniziative direttamente in Argentina. E, in merito ai licenziamenti, è notizia di ieri che la FIAT ha lintenzione di soprassedere a questi licenziamenti. Dopo tante battaglie è giusto che siamo in grado di affrontare ogni contingenza. In merito alla presentazione delle iniziative del MAE indirizzate alla bonifica dellAnagrafe, esposte dagli esperti del MAE, il Ministro Tremaglia ha espresso soddisfazione e compiacimento per questo lavoro tecnico, quasi scientifico del MAE. Anche lAnagrafe ha rappresentato unaltra grande vittoria, perché grazie alla legge da me presentata, nel 1988 sono rientrati nello stato civile coloro che avevamo cacciato. Doveva essere una grande soddisfazione per un uomo politico, e fu da sprone per laltra battaglia sul voto. Ora bisogna far funzionare lanagrafe. Voglio ricordare che al Senato è stato approvato il provvedimento che prevede lassunzione di 350 contrattisti proprio per la bonifica dellAnagrafe, ed entro un mese sarà approvato anche dalla Camera. LAnagrafe è unica, è bene sottolinearlo - ha precisato il Ministro - e fino ad ora una bonifica vera e propria non è mai stata fatta. Tremaglia, al riguardo, ha ricordato lindagine che, come Presidente della Commissione Esteri della Camera, commissionò e che rilevò, appunto, le enormi inesattezze dei dati. Tremaglia ha poi ringraziato il Segretario generale della Farnesina, Ministro Giuseppe Baldocci, per questa collaborazione tra Ministero degli Affari Esteri, e al riguardo ringrazio il Ministro Marsili che è vicino quotidianamente al Ministero per gli Italiani nel Mondo. Il Ministro ha poi letto le deleghe affidate al suo Ministero perché quando si prendono provvedimenti da parte del MAE, devono passare attraverso lattenzione del Ministero per gli italiani nel Mondo, anche su questioni che riguardano la cultura. Ciò che si deve fare è affrontare le situazioni per cercare soluzioni, ed è bene ricordare al Governo che in materia di italiani allestero è obbligatorio sentire il parere del CGIE, come dice la legge. Questa è la prima volta che ci vediamo dopo il 20 dicembre, dopo che il Parlamento ha votato la legge sullesercizio del diritto del voto allestero: una vittoria storica, una battaglia di civiltà durata 46 anni. Sono, come ormai mi capita molto spesso, provato, commosso, per quanto avvenuto, e vorrei sottolineare che questa vicenda del voto ha aperto una nuova stagione: per la prima volta milioni di italiani allestero sono entrati nella Costituzione della Repubblica e nel Sistema Italia, e questo grazie alla politica dellintesa. Ora ci sono nuovi problemi e dobbiamo essere allaltezza di questa nuova situazione e vorrei ringraziare di cuore per quello che avete fatto nel mondo. Il Ministero per gli Italiani nel Mondo è il Ministero del CGIE; come ho già detto, e non farà nulla senza il consenso del CGIE. Tremaglia ha poi affrontato la questione delle nuove frontiere del CGIE nel momento in cui avremo i parlamentari. Limpegno del Ministro è di arrivare alla costituzione di un gruppo interparlamentare che abbia come supporto principale proprio il CGIE. Quando abbiamo approvato la legge sul CGIE - ha continuato Tremaglia - abbiamo previsto una presidenza dellesecutivo, anche se lobiettivo che si è evidenziato in seguito era quello di arrivare ad una autonomia del Consiglio. Oggi, anche se esiste un Ministero per g1i Italiani nel Mondo, non è mia intenzione avere la presidenza del CGIE. Cancelliamo limpostazione con un decreto legge perché la figura del Ministro degli Esteri come Presidente non deve esistere, deve esistere il Segretario generale e 1Ufficio di Presidenza. Vivo oggi una situazione strana, abbiamo il voto, dopo anni di battaglie, e nella sala del Senato ho gridato Finalmente! avendo raggiunto il traguardo della mia vita, ed essendo stato premiato come vostro Ministro, adesso voglio offrire al CGIE una completa autonomia: fa parte del mio ringraziamento nei vostri Confronti.Il Ministro ha ribadito il suo impegno per affrontare le diverse situazioni che verranno sottoposte alla sua attenzione. Al riguardo, ha ricordato il suo intervento in merito alla questione della Dante Alighieri cui era stato tolto un miliardo dai finanziamenti.Non ci sarà un momento in cui io non reagirò a tutto campo, e mi appellerò sempre al CGIE. Sono deciso a continuare in termini esecutivi questa iniziativa che ci porterà insieme ad una valida intesa e a fare azioni in tutto il mondo. Ho detto che dopo lapprovazione del voto avrei visitato le comunità, e lo farò, e poi c e in ballo una grande iniziativa: realizzare in tutto il mondo mostre sullemigrazione con lobiettivo finale di allestire un Museo dellemigrazione a Roma perché dobbiamo far conoscere quale risorsa rappresentano gli italiani nel mondo, una risorsa, come ripeto sempre, che ha un valore indotto pari a 191 mila miliardi. Il grande obiettivo del Ministero è proprio quello di dare visibilità allAltra Italia con la cosiddetta tv di ritorno. Ci sono già rapporti con la Rai per definire un programma o una rete interamente dedicata agli italiani allestero. Questo perché far conoscere e collegare gli italiani allestero con gli italiani in Patria, non solo è doveroso, ma rappresenta anche una valida opportunità commerciale. Quando gli italiani conosceranno le grandi opere che i connazionali realizzano nel mondo, correranno a fare intese e si attiverà un immenso business. Senza dimenticare i nostri 320 parlamentari di origine italiana ed il 15% dei sindaci negli USA, interlocutori privilegiati per avvicinare queste due realtà. Io - ha concluso il Ministro per gli Italiani nel Mondo - mi inchino davanti a questAltra Italia, e vi abbraccio di cuore.
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