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Riunito il CREI: Valorizzare le associazioni all’estero

A Chieti l’iniziativa “Tratturo sempre, percorsi abruzzesi nel Mondo”

 

(AIE) Valorizzare le Associazioni di abruzzesi all’estero, trasformarle in vere fonti d’informazione, dotarle di strumenti necessari affinché la loro sia una partecipazione attiva nella vita economica ed istituzionale dell’Italia. Questo, ed altro ancora, hanno chiesto le rappresentanze di emigrati ed immigrati che si sono dati appuntamento anche quest’anno alla riunione del Crei (Comitato Regionale Emigrazione ed Immigrazione) della Regione Abruzzo. Nel corso della due giorni di lavori (che si sono chiusi il 14 dicembre), i corregionali all’estero hanno snocciolato tutte le problematiche contingenti, ma hanno anche ringraziato i responsabili dell’Ufficio regionale, Marcello Verderosa e Pino Leuzzi, per quanto hanno fatto per loro. Le fila del discorso sono state tenute dal delegato del Presidente Pace, Benigno D’Orazio che alla fine dell’incontro ha tracciato un breve bilancio. D’Orazio ha ribadito come l’urgenza più impellente sia quella dell’Argentina che sta attraversando una crisi economica e politica senza precedenti. La Regione è stata a fianco degli abruzzesi in Argentina con uno stanziamento di 2 miliardi di lire e con un fondo di solidarietà, aperto per l’occorrenza, che finora ha raggiunto i 300.000,00 euro. “Accolgo favorevolmente - ha detto D’Orazio - la proposta di far riunire il Crei due volte l’anno, una a maggio, una ad ottobre, perché il confronto, il dialogo, il contatto, anche fisico, sia costante. Ma - ha esortato - voi abruzzesi all’estero dovete giungere in Italia con dei progetti già in itinere, con delle richieste già concrete. E’ infatti quanto mai necessario il raccordo con il mondo dei sindacati e con quello delle Associazioni”. Quanto alla istanza sollevata da più parti di scindere il fenomeno emigrazione-immigrazione in due ambiti dalle diverse esigenze ha trovato D’Orazio titubante. “Se è vero che le due cose sono distinguibili - ha riflettuto - è anche vero che esse sono facce dello stesso problema”. D’Orazio ha, quindi, sollecitato proposte di interscambio culturale, di formazione e d’integrazione. Ha citato, ad esempio, l’esperienza di “America Latinissima” che ha portato ragazzi di origine abruzzese in visita alla Regione. Tutti i rappresentanti presenti hanno, comunque, sottolineato, la necessità di far circolare le informazioni per riuscire a sapere con tempo e con dovizia di particolari, le occasioni fruibili. D’Orazio nella riunione, è stato affiancato dai due Vicepresidenti, in rappresentanza di emigrati ed immigrati. A chiudere i lavori, è stato il Presidente della Regione, nonché del Crei, Giovanni Pace, del quale i connazionali all’estero hanno apprezzato l’impegno profuso in questi due anni di legislatura. “Vi dobbiamo rispetto - ha detto Pace - per quanto avete dato all’Abruzzo: la nostra riconoscenza non sarà mai abbastanza”. Pace ha, infine, invitato i corregionali all’estero a partecipare alla rimpatriata annuale che si tiene a Navelli. “Nel nostro animo - ha puntualizzato Pace - c’è in progetto l’idea di ritrovarci non solo a Navelli, ma anche nei centri del Pescarese, del Chietino e del Teramano per rinsaldare i già forti legami con le comunità all’estero”. Forte è stato il grido d’allarme dell’Argentina: sembra che già ci siano in corso 300.000 istanze di argentini che vorrebbero rientrare in Italia.

Nell’ambito della riunione del Crei, il Presidente Pace, ha partecipato alla presentazione dell’iniziativa “Tratturo sempre, percorsi abruzzesi nel Mondo”. Promosso dal Comune di Chieti, dalle Associazioni Chietincoming e Majella futura, l’appuntamento “è - ha detto Pace - di quelli d’alta qualità, in cui l’aspetto ludico si fonde con quello culturale, diventando proposta tra le più allettanti”. La manifestazione, per la quale il pensiero è stato rivolto soprattutto agli abruzzesi nel Mondo che tornano in Italia per le festività natalizie, si svolgerà a Chieti dal 27 al 29 dicembre. Prevede convegni, concerti, rappresentazioni teatrali e tour religioso culturali alla scoperta un Chieti per molti aspetti ancora misterioso. Si visiterà il santuario del volto Santo, l’abbazia si Santa Maria Arabona, il santuario di San Camillo, la chiesa di Santa Chiara e la cattedrale di San Giustino. A corredo, musica (colta e pop) e prodotti tipici della cucina abruzzese. “E’ anche importante - ha aggiunto Pace - che queste manifestazioni vengano pubblicizzate degnamente, per consentire ai nostri connazionali di apprezzarle. Ecco perché la Regione ha accolto con piacere alla richiesta di fare informazione sia sulla stampa che nelle tv. Il patrimonio storico-artistico di Chieti - ha proseguito Pace - è qualcosa di meraviglioso e cito ad esempio il santuario di San Camillo. Forse non tutti sanno che Camillo è l’unico santo veramente abruzzese, mentre gli altri, come San Gabriele e San Pio Celestino sono, come dire, ‘d’importazione’”. Durante la tre giorni di Chieti, sarà possibile ammirare anche la mostra “Mestieri d’Abruzzo” allestita presso il Palazzo De Maio.

 

AIE