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II Congresso di Alleanza Nazionale: accolto un Ordine del Giorno dei delegati del CTIM Mettere a disposizione del Paese l’enorme risorsa politica, morale, culturale, sociale ed economica rappresentata dagli italiani nel mondo Realizzare un’autentica sintesi al servizio di tutta l’Italianità che vive ed opera nel mondo (AIE) Dal 4 al 7 aprile si è svolto a Bologna il II
Congresso di Alleanza Nazionale. Il Congresso, il 6 aprile, ha accolto un
Ordine del Giorno presentato dai delegati del CTIM che riguarda da vicino le
comunità italiane all’estero. L’Ordine del Giorno, infatti, spazia dal
voto all’estero all’informazione di ritorno e al sostegno alle testate
giornalistiche, dalla rete diplomatico-consolare alle riforme del CGIE e dei
Comites, dal ruolo degli Istituti Italiani di Cultura alla riforma degli
Istituti di Commercio Estero. Pubblichiamo di seguito il testo dell’Ordine del
Giorno. Premesso che in cento anni di Storia della nostra
emigrazione noi siamo riusciti a realizzare concretamente l’Unità degli
italiani, ponendo fine ad una vergognosa discriminazione voluta dalla
partitocrazia e restituendo a milioni di cittadini italiani il sacrosanto
diritto all’esercizio del voto all’estero, i delegati del Comitato Tricolore per gli Italiani
nel Mondo partecipanti al II Congresso nazionale di A.N. prendono atto che
gli italiani all’estero sono quindi stati inseriti a pieno titolo nella
Costituzione italiana, diventando così parte integrante del “Sistema
Italia”. Il 20 dicembre 2001 è stata una giornata storica per
gli italiani che vivono il mondo, che hanno visto concludere un cammino
iniziato per volontà dei Parlamentari missini nel lontano 1955 e che
consentirà loro di poter esercitare finalmente il diritto fondamentale di
ogni cittadino, e cioè di votare i propri deputati e i propri senatori,
contribuendo così, nella pienezza dei propri diritti, al destino della
propria Patria. Il 20 dicembre 2001 rappresenta anche una importante
vittoria della Destra italiana, che è stata sempre in prima linea in questa
battaglia di civiltà e democrazia che ha visto per quarantacinque anni in
Parlamento la Destra protagonista, con in prima linea l’On. Mirko
Tremaglia, attuale Ministro per gli Italiani nel Mondo, che tutti gli
italiani all’estero profondamente ringraziano per essere da sempre stato
vicino agli emigranti italiani. Sono ancora vivi nella memoria di tutti noi i magici
momenti di Napoli, quando l’intera classe dirigente del Partito ha voluto
sancire che la battaglia di civiltà intrapresa ed oggi vittoriosamente
conclusa, è stata, è, e sarà l’inizio di una battaglia di tutta
Alleanza Nazionale per colmare il divario tra Italianità nel Mondo e
politica italiana nel mondo. Grazie ad Alleanza Nazionale, che ha saputo costruire
momenti importanti di ampio unitarismo, vi è stato il dovuto riconoscimento
a milioni di italiani per quello che sono riusciti ad esprimere ovunque nel
mondo: il prestigio, il sacrificio, l’amore di Patria, la voglia di
Patria, il contributo di progresso e di civiltà; il nostro umanesimo del
lavoro, la forza delle nostre tradizioni, della nostra cultura e della
nostra arte; la diffusione e la difesa della nostra lingua; le capacità e
l’intelligenza dei nostri lavoratori ed imprenditori. Grazie ad Alleanza Nazionale questa enorme risorsa
politica, morale, culturale, sociale ed economica che gli italiani nel Mondo
rappresentano, potrà finalmente essere messa a disposizione del Paese in
modo serio ed organico, e qui istituzionalmente un ruolo di propulsione lo
deve svolgere il Dicastero per gli Italiani nel Mondo. Con il loro voto, i loro Deputati e Senatori in
Parlamento, con il loro contributo ed il loro entusiasmo gli italiani
all’estero saranno determinanti, in un mondo globalizzato, allo sviluppo
economico, sociale e culturale, alla internazionalizzazione dell’Italia ed
alla tutela dei suoi interessi. Il nostro impegno, da ora in poi, dovrà essere
quello di trasformare questa importantissima vittoria politica della Destra
italiana anche in consenso elettorale, oltre a realizzare una autentica
sintesi al servizio di tutta l’Italianità che vive ed opera nel mondo. In questo momento favorevole che vede la Destra
italiana componente essenziale del Governo della nostra Patria, bisogna
indirizzare la nostra attenzione verso le varie situazioni e categorie che
vanno tutelate, valorizzate e coinvolte. Riaffermiamo la centralità del CGIE e dei Comites,
legali rappresentanti delle nostre collettività le cui leggi istitutive
devono essere urgentemente riformate. Particolare attenzione va riservata alla rete
diplomatico-consolare che in molti Paesi è carente; vanno
aiutate concretamente le oltre trecentonovanta testate giornalistiche, le
centinaia di radio private e televisioni, Rai International; richiamati gli Istituti di Cultura al ruolo
istituzionale e corretto di autentici promotori (e non gestori) di cultura
unitamente alle nostre comunità, rifondati gli Istituti di Commercio Estero, perché
si adeguino alle tante novità in movimento, potenziando le Camere di
Commercio italiane che devono diventare cabina di regia nelle singole realtà; vanno valorizzati trecentoventi parlamentari di
origine italiana, sindaci, magistrati, amministratori ed imprenditori che
hanno sangue italiano ed operano in tutti i continenti. È a queste composite categorie che bisogna guardare,
approfondire e studiare le loro esigenze, capire le loro necessità, per
andare oltre e provocare dei cambiamenti di rotta, affinché i tanti
problemi che gli italiani all’estero hanno vengano risolti e non rinviati. È per capire queste esigenze che bisogna finalmente
e definitivamente attuare l’informazione di ritorno, creando così un
ponte permanente fra le due Italie. Con l’informazione di ritorno si collegheranno i
“due mondi”, costituendo tra loro un rapporto concreto che farà nascere
collaborazione e cooperazione ovunque, facendo crescere in dimensioni
planetarie le imprese economiche italiane nei vari Paesi del mondo e la
conoscenza in Italia di una realtà che per l’opinione pubblica è
ignorata e sconosciuta. Si tratta di un vero e proprio “fattore Italia”
nello sviluppo dei rapporti internazionali su scala mondiale, che va
sostenuto, tutelato ed incrementato. Questo popolo, che la Destra italiana ha capito, ben
interpretato, compreso e guidato nella vittoria storica del voto
all’estero, che dialoga attraverso il Consiglio Generale degli Italiani
all’Estero (CGIE) e i Comitati degli Italiani all’Estero (COMITES) in
ogni latitudine del globo, che forma parte integrante della Nazione
italiana, che vive ed opera oltre i confini della Patria, è chiamato a
liberare l’Italia definitivamente dal degrado politico della
partitocrazia, per affermare ovunque il primato della politica, della
politica della Italianità, della giustizia sociale, e di quell’Umanesimo
del lavoro che sancisce il riconoscimento dei diritti fondamentali per tutti
quelli che emigrano e lavorano, con un messaggio chiaro e forte in cui la
dignità nazionale non è speranza per il nostro avvenire, ma certezza,
soprattutto per le nuove generazioni. Si apra quindi una nuova stagione di confronto e di
proposta; questa deve essere la politica centrale di Alleanza Nazionale in
una dimensione mondiale che garantisca il ruolo che gli italiani
all’estero hanno svolto e svolgono per l’internazionalizzazione della
propria Patria. Il II Congresso dà mandato alla Consulta degli
Italiani all’Estero di elaborare un programma organico di iniziative
tendenti a proiettare e a realizzare una articolata ed adeguata presenza
ovunque risiedano le nostre comunità. L’Ordine del Giorno reca le firme di: Bruno Zoratto
(Germania), Vincenzo Centofanti (USA), Franco Santellocco (Algeria), Franco
Arena (Argentina), Domenico Pugliese (Argentina, Giuseppe Cossari
(Australia), Poni Poselli (Australia), Sebastiano Scandereberg (Belgio),
Piero Ruzzenenti (Brasile), Carlo Consiglio (Canada), Cristiano De Florentis
(Canada), Ennio Botto (Cile), Paolo Quintarelli (Colombia), Aldo Di Biagio
(Croazia), Gian Paolo Massimo (Egitto), Monica Paternò Di Sessa (Francia),
Sandro Zulian (Germania), Mario Caruso (Germania), Cosimo Cirocco
(Germania), Adriano Longo (Gran Bretagna), Giuliano Baldezzi (Marocco),
Giacomo Canepa (Perù), Giovanni Baldantoni (Romania), Giuseppe De Siati
(Russia), Alessandro Pucci (Spagna), Riccardo Pinna (Sud Africa), Claudio
Ruggeri (Svizzera), Giovanni Costanzelli (Uruguay), Claudio Milazzo
(Venezuela), Antonio Cardillo (USA), Domenico Delli Carpini (USA), Michele
Frattallone (USA). |