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La Commissione Continentale CGIE per l’Europa e il Nord Africa, riunitasi a Peterborourgh, nel Regno Unito, nei giorni 18 e 19 ottobre, ha approvato all’unanimità la Relazione sulla "Formazione Professionale" "Si prende atto dei lavori che sul tema sono stati puntualmente svolti dalla Commissione tematica del CGIE che ha manifestato sempre più vivo interesse verso le attività della Formazione Professionale, in sintonia con gli orientamenti emersi nelle Assemblee Plenarie del CGIE. In merito ai finanziamenti dedicati a tali iniziative nei paesi extraeuropei si nota che: Il primo bando per i paesi extraeuropei esaminato nel 1999 dal CGIE è stato ampiamente emendato, sottoposto al Ministero del Lavoro che ne ha recepito spunti e migliorie; L’ultimo bando relativo al 2000 è stato ulteriormente discusso, approfondito e migliorato rimettendone le risultanze al Ministero del Lavoro. Punto qualitativo sul nuovo bando è stato il recupero delle comunità più consistenti ai fini dell’ottenimento di punteggio; In ulteriori e decisivi confronti con il Ministero del lavoro dovranno essere superate in positivo le richieste già formulate dal CGIE. La Commissione Continentale ribadisce l’importanza del ruolo della formazione professionale anche come collegamento e complemento tra la scuola, l’orientamento, l’inserimento professionale al fine di favorire i percorsi di mobilità tra i paesi appartenenti all’UE, la Svizzera e i paesi del Nord Africa. Al tal fine si propone di: 1. meglio definire i criteri degli organismi e degli enti che possano essere ammessi a partecipare ai bandi, tenendo conto della loro professionalità e della loro comprovata competenza operativa all’estero; 2. sull’esempio e in estensione quanto già avviene per i corsi di lingua e cultura italiana di elaborare dei piani paese relativi alla Formazione Professionale, attraverso l’invio di tecnici del Ministero del Lavoro, per la definizione di obiettivi, mezzi e modalità tenendo conto dei bisogni degli utenti e delle specificità del territorio. Per continuare a realizzare delle iniziative di formazione, orientamento, mobilita’ e inserimento professionale nei paesi dell’UE in favore degli italiani ivi residenti in modo permanente o transitorio, si propone di: Creare una linea permanente di finanziamenti che permetta una continuità degli interventi e di instaurare nuovi processi di integrazione e di lotta all’esclusione sociale; Armonizzare le risorse al fine di favorire forme di finanziamento plurime (Ministero del Lavoro e Istituzioni Locali dei paesi di insediamento), coinvolgendo in modo particolare le Regioni italiane; Estendere l’accesso alle iniziative di Formazione Professionale ad una quota di autoctoni e di emigrati di altre nazionalità in linea con i dettati dell’UE permettendo così una transnazionalità dei titoli e delle competenze acquisite che, tra l’altro, e’ condizione posta per l’ottenimento dei cofinanziamenti da parte dei paesi di insediamento. Il rafforzamento della Formazione Professionale all’estero dovrebbe permettere una maggiore integrazione socio-professionale nei paesi di soggiorno; favorire dei percorsi formativi in sostegno di iniziative finalizzate anche a progetti di rientro e la creazione di una rete italiana transnazionale capace di affermare, mantenere e sviluppare la presenza italiana all’interno di una Europa multiculturale.
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