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Rotary International - Sono
giunti in Italia i 62 ragazzi nordafricani che nei prossimi tre anni apprenderanno le
tecniche agroalimentari della Regione Abruzzo
Progetto Mediterraneo: quando la solidarietà diviene sinonimo di speranza e di pace I commenti dell'Ambasciatore algerino Mokhtar Reguieg e del Presidente del Comitato Interpaese Italia - Maghreb Franco Santellocco
"L'Iniziativa del Rotary International è molto positiva perché si iscrive direttamente, sul piano culturale, scientifico, tecnico ed umano, negli ottimi rapporti che intercorrono tra l'Italia e l'Algeria. In questo contesto bisogna dare un pieno riconoscimento a tutti quelli che hanno partecipato all'iniziativa ed in modo particolare alla scuola di Alanno ed al suo dirigente scolastico Manfredi Tricca. Esprimiamo inoltre il nostro apprezzamento all'Ambasciata italiana in Algeria e agli Istituti Italiani di Cultura, nonché alla 'Dante Alighieri' di Casablanca e al locale Consolato generale, che si sono prodigati per lo snellimento delle procedure e per il preliminare insegnamento della lingua italiana. Grazie a questa iniziativa numerosi studenti algerini potranno venire in Italia per acquisire specializzazioni in settori fondamentali per lo sviluppo. Io spero che con il passare del tempo, anche con l'auspicata partecipazione del Ministero degli Esteri italiano, questo gruppo possa aumentare. Tutto questo, la scuola italiana esprime un altissimo livello culturale ed una tipologia agricola molto simile a quella algerina, sarà benefico per lo sviluppo del nostro Paese e rinforzerà gli ottimi legami che intercorrono tra l'Italia e l'Algeria". Con queste parole l'Ambasciatore dell'Algeria Mokhtar Reguieg ha espresso il suo compiacimento per il positivo avvio del "Progetto Mediterraneo". Un'importante iniziativa formativa e didattica, realizzata dal Comitato Interpaese Italia - Maghreb del Rotary International e finanziata dalla Regione Abruzzo, dalla Provincia di Pescara e dal Comune di Cepagatti (l'attuale stanziamento verrà probabilmente raddoppiato nel prossimo anno di esercizio), che darà a 62 studenti, provenienti dall'Algeria (38), dal Marocco (12) e dall'Eritrea (12), la possibilità di frequentare un intero triennio presso l'Istituto Professionale per l'Agricoltura e l'Ambiente "P. Cuppari" di Cepagatti. "Bisogna fare una netta distinzione - ha infine concluso l'Ambasciatore algerino rispondendo alle nostre domande sulla pace e sulla difficile realtà internazionale del momento - tra l'Islam e il terrorismo. L'Islam esprime una dottrina di pace, di tolleranza e di rapporti in amicizia tra i popoli. Il terrorismo è invece solo una piaga che va estirpata. L'Algeria conosce bene il terrorismo perché da dieci anni conduce una battaglia solitaria contro questo fenomeno. Siamo stati i primi a lanciare un appello internazionale affinché tutti gli Stati collaborino strettamente per combattere il terrorismo. Sono profondamente convinto di questo e del fatto che la profonda amicizia tra il popolo italiano e quello algerino, ribadita anche da questa iniziativa didattica, si rafforzerà. Credo nella cooperazione senza contropartite. Una cooperazione di eguale civiltà sulle due sponde del Mediterraneo". Al loro arrivo all'aeroporto di Fiumicino gli studenti algerini, l'ultimo gruppo selezionato a giungere nella Capitale, hanno trovato, oltre all'Ambasciatore Reguieg, il Presidente del Comitato Interpaese Italia - Maghreb Franco Santellocco e numerosi esponenti dello staff organizzativo del "Progetto Mediterraneo". Una squadra efficiente e motivata che annovera tra le sue fila validi rappresentanti del mondo scolastico, come ad esempio il dirigente dell'Istituto Tecnico Agrario di Alanno Manfredi Tricca (alla struttura è aggregato l'Istituto Professionale per l'Agricoltura e l'Ambiente di Cepagatti), la Coordinatrice dell'attività convittuale Veratti e il responsabile della parte didattica Mario Pierangelo, e una folta delegazione della variegata galassia del Rotary International. Tra questi vogliamo segnalare il Presidente del Club di Avezzano Bruno Bernardi (una struttura molto attiva che controllerà il profitto scolastico e la condotta degli allievi), il Presidente dell'Azione internazionale Alberto Bisciardi, il Segretario generale del Comitato Interpaese Italia - Maghreb Gabriele Franciosi, il funzionario del Mae Adriano Santa Cesaria, nella sua veste di rotaryano impegnato, e dell'imprenditore Alberto Valent. Un programma di studio ampio e complesso dunque che ci è stato illustrato, nei suoi aspetti salienti, dall'ispiratore dell'iniziativa, il Conte Franco Santellocco. Il rappresentante del Rotary e del CGIE, dopo aver sottolineato che l'idea dell'iniziativa nacque due anni fa quando l'ufficio Emigrazione - Immigrazione della Regione Abruzzo chiese allo stesso Santellocco (nella sua veste di Presidente dell'Associazione Abruzzesi in Algeria) di mandare in Italia un giovane corregionale da avviare agli studi agrari (non venne trovato il candidato giusto ma la proposta aprì la strada a nuove collaborazioni), ha infatti ricordato il coinvolgente incontro con il Professor Tricca e il successivo percorso organizzativo che portò alla realizzazione dell'iniziativa. "Quando presi contatto con il dirigente dell'Istituto Tecnico Agrario di Alanno - racconta il Consigliere del CGIE - gli trasmisi quello che gli italiani all'estero portano con sé e cioè i valori dell'Italia, della Patria e della propria Regione. Per me l'idea che la Regione Abruzzo potesse ospitare, dandogli la possibilità di intraprendere una carriera scolastica, ragazzi dell'altra sponda del Mediterraneo apparve come una cosa eccezionale". Un'iniziativa appassionata ma anche complessa, nel corso dei mesi il numero delle strutture e degli studenti coinvolti è andato progressivamente aumentando, che ha portato al coinvolgimento, dopo l'Algeria ed il Marocco anche dell'Eritrea. "Lo scorso gennaio - ha infatti ricordato Santellocco - sono stato invitato a far parte di una delegazione che si recava ad Asmara. In quell'occasione, dopo aver consultato gli altri esponenti della delegazione (l'On. Fini e il vulcanico Mirko Tremaglia), chiesi alle autorità del luogo che venissero inclusi nel Progetto Mediterraneo anche alcuni studenti eritrei. La proposta fu accettata con entusiasmo ed oggi nell'iniziativa sono coinvolti 12 ragazzi di questo Paese. Ma il Progetto Mediterraneo non si ferma qui - conclude il Presidente del Comitato Interpaese sottolineando la volontà di dare continuità nel tempo all'iniziativa -. Alla fine del triennio, il progetto divulgherà una positiva immagine del nostro Paese anche presso le famiglie d'origine degli studenti, ai ragazzi più meritevoli verranno infatti attribuite specifiche borse di studio per la frequentazione di corsi universitari".
Goffredo Morgia |