News


N

e

w

s

Rinviato definitivamente al 21 marzo del 2003 il censimento dei cittadini italiani residenti all'estero

Obiettivo prioritario: perfezionare l'Aire

E intanto anche la legge ordinaria sul voto riprende il suo iter

 

Dopo l'approvazione al Senato del "Disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 312 del 2001: Rilevazione cittadini italiani all'estero", anche la Camera ha detto sì al rinvio del censimento dei nostri connazionali residenti all'estero. Il censimento si terrà quindi il 21 marzo del 2003. Slitta così il rilevamento dei dati che avrebbe dovuto tenersi insieme a quello dei cittadini in Italia in programma il 21 ottobre. La relatrice del provvedimento, Angela Napoli, ha infatti sottolineato che prima ancora del censimento, è necessario attivare tutte le procedure per bonificare l'Anagrafe dei cittadini italiani residenti all'estero in vista dell'esercizio del diritto di voto.

Durante il dibattito, è intervenuto il Ministro per gli Italiani nel Mondo, Mirko Tremaglia, che ha innanzitutto voluto ringraziare la relatrice, gli Onorevoli Spini, Rizzi "e quanti hanno avuto modo di parlare in merito a questo disegno di legge che oggi dovrebbe essere convertito dalla Camera in via definitiva. E' certamente importante, anche perché rientra nel clima generale e nell'iter degli ultimi atti che diventano definitivi per quanto riguarda i sacrosanti diritti degli italiani all'estero. Unitamente al provvedimento indispensabile del rinvio del censimento al 2003, il Governo ha presentato un disegno di legge per l'assunzione di 350 contrattisti per quanto riguarda la bonifica dei dati dell'Anagrafe, di modo che, quando ci presenteremo all'appuntamento del 2003 per il censimento, finalmente avremo i dati definitivi della legge n. 470, istitutiva dell'Anagrafe dei cittadini italiani residenti all'estero, che reca una data lontana: 27 ottobre 1988.

Mi pare - ha proseguito Tremaglia - che in questo modo si continui a portare avanti una politica importante, essenziale, che è quella dell'intesa; quando vi sono problemi non di parte o di partito ma di interesse generale, così bisogna fare".

Tremaglia ha poi ricordato anche la ripresa dell'iter della legge ordinaria sul voto in sede di Commissione Affari costituzionali, mentre il dibattito in Aula è previsto dal 17 ottobre al 2 novembre, come programmato.

Soddisfazione per il sì della Camera anche da parte del Segretario generale del CGIE, Franco Narducci.

 

AIE