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Un nuovo successo dell'imprenditoria italiana all'estero

Completato il nuovo tunnel ferroviario di El Achir in Algeria

La "nuova emigrazione", grazie all'impegno dei tecnici e dell'alta dirigenza delle nostre imprese, marca nuovi traguardi nel mondo del lavoro

 

Lunedì 10 settembre, in presenza delle Autorità locali, del Ministro dei Trasporti, della SNTF (Société Nationale des Transports Ferroviaires d'Alger) Amministrazione committente dell'opera, di S.E. l'Ambasciatore d'Italia in Algeria, e delle maestranze che hanno contribuito alla realizzazione, ci sarà la cerimonia per l'abbattimento dell'ultimo diaframma che separa i due fronti del nuovo tunnel ferroviario di El Achir nella Wilaya di Bordji Bou Arreridji in Algeria.

L'associazione temporanea d'imprese LESI - Di Penta, ha così portato a termine un lungo lavoro di 5 anni, e vede oggi finita o quasi, una delle realizzazioni più importanti nel campo delle Ferrovie in Algeria.

Si tratta di una galleria naturale di 5,2 km di lunghezza su una sezione finita di circa 120 m2, a doppio binario, che rientra nel programma generale di raddoppio della strada ferrata Algeri - Constantine.

La sua esecuzione ha presentato numerose difficoltà dovute all'attraversamento di terreni con caratteristiche geomeccaniche molto diverse, che hanno richiesto l'impiego di tecniche di scavo differenti, nonché l'impiego di micro pali col sistema a parapioggia per far fronte alla instabilità della parta in calotta, ed altre tecniche per garantire la stabilità dei due fronti durante lo scavo, e quindi la sicurezza delle maestranze.

Le realizzazione del tunnel ha richiesto la presenza di circa 50 tra tecnici e maestranze specializzate italiani, oltre che circa 400 lavoratori algerini, che si sono avvicendati per garantire un lavoro continuo nell'arco delle 24 ore (3 x 8 ore), per 7 giorni settimanali, nonché l'impiego di macchine ed attrezzature di grande rilievo tecnologico.

L'importo dell'opera finita sarà di circa 200 miliardi di lire.

Ancora una volta l'imprenditoria privata si distingue nel mondo, dando prova di esperienza e tecnicità. La "nuova emigrazione" quindi, grazie all'impegno dei tecnici e dell'alta dirigenza delle nostre imprese, marca nuovi traguardi nel mondo del lavoro, cooperando così allo sviluppo dei Paesi emergenti, migliorando il rapporto tra popoli diversi attraverso lo scambio quotidiano di culture e "stili di vita".

 

Franco Santellocco

Segretario generale dell’AIE