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Rosario: riunito il Consiglio direttivo
della Fedelazio
I temi allOrdine del Giorno
Tra i temi allOrdine del Giorno della riunione del Consiglio direttivo della Fedelazio, la lettera inviata dal Centro Laziale di Santa Fe; la lettera inviata dal Prof. Gustavo Velis del Centro Laziale Marplatense in merito alla nomina di consultori per la Regione Lazio, e linvito alla Dott.ssa Formisano perché, venendo in Argentina, possa conoscere landamento delle Istituzioni laziali nel Paese. Nella sede del Centro Laziale di Rosario, la riunione è iniziata alle ore 16. Tra i partecipanti, il sig. José Luis Di Mauro, il sig. Tonino Ricci, il sig. Mario Di Gianfelice, il sig. Juan Felli, il sig. Antonio Federico, il dott. Luis Lorente, la sig.ra Ana María Maceroni, la sig.ra Ada Blanco, il sig. Luciano Angeli, il sig. Gustavo Velis, il dott. Pascual Pimpinella e soci delle Istituzioni partecipanti. Innanzitutto si è analizzata la lettera presentata dal Centro Laziale di Santa Fe. Il Presidente, dott. Pascual Pimpinella, insieme a membri del Consiglio direttivo, ha chiesto di partecipare attivamente alla Fedelazio. Ha quindi ricevuto indicazioni per la preparazione dei documenti necessari da presentare al Consolato italiano e in seguito alla Regione per far parte dellAlbo regionale. Si è poi analizzato il fax inviato dalla dott.ssa Formisano in data 21 febbraio 2001, in cui non vengono accettate le nomine come consultori del prof. Gustavo Velis e del dott. Octavio Billi e di José Luis Di Mauro e di Carla Fiorentini come consultori supplenti, e nel quale si chiede che queste nomine vengano riformulate. Il sig. Tonino Ricci ha a questo punto chiesto la parola, e ha fatto presente che in una conversazione telefonica con il sig. Roberto Carignano, questi gli avrebbe raccontato che il prof. Gustavo Velis del Centro Laziale Marplatense era stato espulso dallIstituzione. Il sig. Velis ha negato questaffermazione e dichiarato che si tratta di commenti malintenzionati da parte del sig. Carignano; che lui non è mai stato né espulso né ammonito da quellIstituzione della quale è stato socio fondatore, primo Presidente e di cui è attualmente, da più di due anni, Vicepresidente. Il sig. Velis ha anche spiegato che lintenzionalità dei commenti del sig. Carignano non va daccordo con quelli che dovrebbe esprimere un funzionario dentro un ufficio tanto rilevante come la Regione Lazio. Ha successivamente preso la parola il sig. Presidente del Centro Laziale Marplatense Luciano Angeli, il quale ha confermato quanto detto dal sig. Velis e chiesto di non continuare a trattare commenti di questo tipo che non sono presenti in lettere inviate dalla Regione, aggiungendo che il Centro Laziale Marplatense ha inviato in 3 (tre) opportunità al Signor Carignano la lista dei soci aggiornata e vistata dal Consolato. Angeli ha chiesto anche ai membri della Fedelazio di prendere posizione riguardo a questargomento. Il dott. Lorente ha invece presentato una mozione perché il Consiglio direttivo del Centro Laziale Marplatense invii una lettera alla dott.ssa Teresa Formisano raccontando quanto accaduto e informando che, secondo la documentazione presente nellIstituzione dalla sua creazione, non esiste punizione né ammonimento contro il sig. Velis e che gli si dovrebbero presentare delle scuse da parte della Regione a causa delle affermazioni del sig. Carignano. Ha in seguito ripreso la parola il sig. Velis, il quale ha considerato che di fronte alle richieste della dott.ssa Formisano di riformulare le nomine, e tenendo conto della premura del caso, si dovrebbe ratificare il Verbale n. 19, foglio n. 53 del Libro dei Verbali n. 1 della Fedelazio con data 14 ottobre 2000, redatto nella città di Cordoba. La sig.ra Ada Blanco ha proposto che ogni Istituzione e la Fedelazio inviino lettere appoggiando la nomina dei consultori nellAssemblea di Cordoba, mantenendo la nomina del prof. Gustavo Velis e del sig. Octavio Billi come consultori titolari e di José Luis Di Mauro e Carla Fiorentini come consultori supplenti, ed ha aggiunto che per essere stata una decisione democratica e partecipativa, essendo stati presenti i Presidenti, membri del Consiglio direttivo e delegati del Centro Laziale Marplatense, dellAssociazione Laziale del NOA Tucuman, della Famiglia Laziale di Mendoza, del Centro Laziale di Cordoba e della Fedelazio, non dovrebbero esistere i problemi che sono stati presentati dalla Regione. Il dott. Almada ha affermato che oltre allelezione dei consultori, la Fedelazio deve recuperare il diritto a scegliere i consultori in maniera democratica e partecipativa, e la Regione deve con questo interpretare il concetto di unità fra tutte le Associazioni laziali del Paese e che tutte le decisioni sono democratiche, discusse in consenso e in armonia. Il sig. Di Mauro ha proposto di invitare la dott.ssa Teresa Formisano e altre autorità della Regione Lazio perché si rechino in Argentina per conoscere lo sviluppo delle Istituzioni laziali, linserimento degli emigrati e dei loro discendenti nel mondo del lavoro, leducazione, la cultura, il commercio, larte. Tutti i presenti hanno fatto riferimento a che negli ultimi anni non hanno avuto lonore di ricevere autorità della Regione né dei comuni delle cinque provincie del Lazio. La visita della dott.ssa Formisano rafforzerebbe i vincoli affettivi e sociali della grande collettività laziale in Argentina. Il sig. Presidente della Fedelazio Tonino Ricci ha terminato la riunione esprimendo il desiderio che le poche Istituzioni che non fanno ancora parte della Fedelazio si associno a questa per garantire la piena unione di tutti i laziali e larmonia e la solidarietà che ogni emigrato laziale portò dal proprio luogo di origine, "nonché per sottolineare i principi di amicizia e uguaglianza che ci mostra il popolo italiano".
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