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Lettera di Bruno Zoratto sulla questione
dei rimpatriati libici
"Cosa si intende fare per chiudere questo ultradecennale contenzioso a danno degli italiani rimpatriati?"
La storia del colonialismo italiano è una tra le più brevi dEuropa e senzaltro quella che ha avuto i lati più umani. Molti italiani nati e cresciuti in Libia, ad esempio, ed innamorati di questa terra, qui avevano costruito, dopo varie fatiche, una loro realtà sperando in un futuro. Purtroppo il caso ha voluto che nel 1970 vi fosse il golpe militare del Colonnello Muhamar Gheddafi. In seguito a quellevento, i nostri connazionali vennero privati di tutto: dai beni materiali sino ai diritti civili violando laccordo internazionale del 1956. Per tutelare i diritti di questi nostri connazionali nacque lAIRL (Associazione italiana rimpatriati dalla Libia). Di recente la sua Presidente, la Signora Giovanna Ortu, si è incontrata alla Farnesina con il Ministro Dini per discutere degli ultimi sviluppi dopo il viaggio del Ministro a Tripoli. Proprio a Tripoli è stato ribadito limpegno del Governo per favorire il ritorno in Libia dei rimpatriati italiani, sulla base delle intese contenute nel Comunicato Congiunto Italo-Libico del luglio 98. LOn. Dini si è dimostrato anche ottimista dopo i colloqui avuti nella capitale libica, dove il Ministro degli Esteri, Shalgam, ha preso in considerazione la possibilità di rilasciare, a titolo individuale, il visto dingresso ad italiani rimpatriati. Sulla vicenda è nuovamente intervenuto Bruno Zoratto, Consigliere per la Germania del CGIE, che in una lettera aperta al CGIE ha riportato lattenzione sulla questione dei rimpatriati. Zoratto ha ricordato i vari avvenimenti che hanno portato allingiusta espulsione dei nostri connazionali. Dopodiché, alla luce delle recenti dichiarazioni della Presidente Ortu, a seguito delle affermazioni xenofobe del Colonnello Gheddafi, nonché del già citato incontro Dini-Ortu alla Farnesina e del viaggio a Tripoli del Ministro degli Esteri ha chiesto che alla prossima sessione del CGIE, prevista per luglio, sia questo un tema trattato nel question time. Zoratto pone alcune domande legittime, prima di tutte quali siano "le iniziative precise intraprese dal MAE per favorire il ritorno in Libia dei rimpatriati italiani", nonché quale sia lentità dei risarcimenti e dellindennizzo per i nostri connazionali e sulle reali garanzie che il Ministro Shalgam ha fornito allOn. Dini. E soprattutto "cosa si intende fare per chiudere questo ultradecennale contenzioso a danno degli italiani rimpatriati dalla Libia".
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