Considerato dalla rivista americana "Forbes" uno degli uomini più ricchi del Sud America e in assoluto il più ricco del Cile. Anacleto Angelini, romagnolo di Ferrara, sbarca a Santiago del Cile nel 1948 a soli 22 anni. Qui costruisce tassello dopo tassello il suo immenso impero, grazie soprattutto al suo spiccato senso per gli affari. Dalle vernici all'edilizia, dallo sfruttamento forestale al settore delle serrature, oltre a quello agro-industriale. Il suo impero vale attualmente più di 15 mila miliardi di lire. Tra le sue società svetta la "Copec", un colosso petrolifero da 8.940 miliardi. Più di chiunque altro contribuisce alla Fundacion Juan Pablo II della Chiesa Cilena e alla Fundacion Andes, specializzata, quest'ultima, nel concedere borse di studio a favore dei giovani cileni più bisognosi.

Torinese, due lauree in ingegneria, Franco Belgiorno Nettis inizia la carriera nell'esercito italiano dove è arruolato con il grado di capitano del Genio. Fatto prigioniero dagli australiani in Africa viene trasferito in un campo di concentramento in Australia. Vi ritorna nel 1951 per attuare l'installazione di piloni d'acciaio per la trasmissione elettrica ad alta tensione e nel 1956 si mette in proprio fondando la Transfield. La fase di crescita che l'economia australiana attraversa negli anni '50 permette alla società di espandersi rapidamente in tutto il paese. Si creano diverse divisioni che si occupano di ponti, aeronautica, linee di trasmissione, edilizia e acciaio. La Transfield propone al Governo del Nuovo Galles di finanziare privatamente la costruzione di un secondo porto a Sydney e vince anche l'appalto per la costruzione del Tunnel sottomarino. Diventa leader nell'edilizia industriale e nella gestione di progetti d'infrastruttura nazionale ed entra nel campo delle costruzioni militari navali e dell'alta tecnologia. Le redini di questo impero colossale sono attualmente tenute dai figli Guido e Luca.

Julian Fantino nasce a Vendoglio nel Comune di Treppo Grande 58 anni fa. Figlio di un carpentiere e di una casalinga, arriva in Canada nel 1952. Da bambino giocava per strada a guardie e ladri senza immaginare che quella della guardia sarebbe diventata da grande la sua professione. Inizia la sua carriera in qualità di membro della security in un centro commerciale nel quartiere italiano di Toronto, più tardi indosserà l'uniforme del Capo della Polizia. La sua grinta lo porta a preferire da sempre l'azione in prima linea. Da agente sotto copertura tra i narcotrafficanti a detective nella Squadra Omicidi, oggi è a capo del più importante e numeroso corpo del Paese con oltre 7.000 unità. Puntare sulla prevenzione e sui giovani è il suo credo.

Nato a Prato nel 1914, si trasferisce a Johannesburg nel 1950. Nel corso di 35 anni di duro lavoro in Sudafrica la sua azienda l'Aranda Textiles Mills è divenuta un gruppo tessile con un fatturato di 65 miliardi e 1500 dipendenti. Attualmente rimangono 2 dei 3 fratelli ad occuparsi dell'azienda, Rodolfo che presiede la Aranda Textiles affiancato dal figlio Nicola che ne è l'Amministratore Delegato, e Alberto quasi novantenne. Come tutte le storie degli italiani immigrati nel mondo la sua vita è stata caratterizzata da un duro lavoro, molti problemi e qualche rimpianto. Numerose sono state anche le gioie e le soddisfazioni. Ama ripetere che la sua storia di successo non è un'eccezione ma una regola che accomuna molti Italiani nel mondo.

La Casa dei Bambini Italiani all'estero è stata fondata nel 1952 dal Vice Console Onorario dell'Italia a New York, Armando Tancredi. Com'è noto, numerosi bambini si recano negli Stati Uniti per sottoporsi a delicati interventi chirurgici che non è possibile effettuare in Italia, interventi seguiti da lunghe e costose terapie post-operatorie. L'associazione Ansie- Usa si impegna ad assistere e dare soggiorno a questi bambini (e alle loro famiglie) che, altrimenti, sarebbero costretti ad interrompere le cure vanificando l'intervento stesso. Lo stabile che ospita questa associazione, dispone di 20 confortevoli mini appartamenti adatti a ricevere bambini e genitori, una sala pranzo, una sala giochi e una sala per la fisioterapia. Attualmente l'associazione è sostenuta dalla Sig.ra Enza Tancredi, moglie del compianto Comm. Tancredi, dall'Architetto Eugene Cannata Presidente e Direttore della Casa dei Bambini dal 1997 e dal Sig. Nicola De Rosa, Vice Presidente.

Nel 1987 la Baronessa Mariuccia Zerilli Marimò in memoria del marito Guido, industriale, scrittore e diplomatico, acquista una casa al Greenwich Village e ne fa la sede della Casa Italiana Zerilli Marimò, centro per la diffusione della Cultura Italiana e Casa degli Studi Italiani della New York University. Con l'intento di favorire la conoscenza della narrativa italiana contemporanea negli Stati Uniti e nei paesi di lingua inglese è stato istituito un importante premio letterario che si propone di mettere in costante e diretto contatto gli autori e gli editori italiani con il pubblico americano. L'opera vincitrice del concorso viene pubblicata dalla "Casa Italiana" e dal Department of Italian della New York University, e all'autore viene consegnato un premio di 3000 dollari offerto dalla Baronessa Zerilli Marimò.