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Sintesi dell’audizione del Ministro per gli Italiani nel Mondo alla Commissione Affari costituzionali della Camera

Le linee programmatiche del nuovo dicastero

 

Il Ministro per gli Italiani nel Mondo, On. Mirko Tremaglia, ha avuto un’audizione presso la Commissione Affari costituzionali della Camera per illustrare le linee programmatiche del suo dicastero.

Il Ministro ha innanzitutto ribadito la volontà del Ministero per gli Italiani nel Mondo di "agire in concerto con il Ministero degli Affari Esteri, con cui si è già instaurata una stretta collaborazione a livello politico ed operativo". Inoltre, il Ministero, come già più volte sottolineato dallo stesso Ministro, si avvarrà "dell’insostituibile supporto del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero". In merito al CGIE, il Ministro intende impegnare il Governo, quando stabilito, a richiedere il parere obbligatorio del Consiglio come previsto dalla legge.

In merito alla legge ordinaria sul voto, indicata tra gli impegni prioritari, e che dovrebbe essere approvata entro sei mesi, il Ministro ha ricordato ai membri della Commissione che la legge è stata ripresentata nel testo già approvato la scorsa legislatura in sede di Commissione Affari costituzionali del Senato.

Il Ministro ha poi citato il cosiddetto "pacchetto italiani all’estero" in cui sono comprese le proposte di legge riguardanti il potenziamento dell’Anagrafe consolare; la riforma della legge sui Comites e sul CGIE. Queste ultime due riforme, ha voluto precisare il Ministro, favoriranno la partecipazione delle nuove generazioni e della componente femminile a questi istituti di rappresentanza.

Tra gli obiettivi del Ministero, affrontare anche i temi riguardanti la semplificazione amministrativa, ad esempio aumentando a 10 anni la validità dei passaporti; della cultura, della lingua, della formazione, dell’informazione, del potenziamento e ristrutturazione della rete consolare.

Per quanto riguarda l’informazione, ad esempio, il Ministro ripresenterà la sua proposta di legge per aumentare da 2 a 10 miliardi il contributo annuo a favore delle testate italiane edite all’estero e per l’estero.

Una attenzione mirata sarà riservata alla programmazione di Rai International anche per dare concretezza all’informazione di ritorno. Al riguardo, il Ministro ha reso noto la costituzione di un apposito gruppo di lavoro che si occuperà della "tv di ritorno".

Tra gli impegni del Ministero, Tremaglia ha ricordato anche il potenziamento dei corsi di lingua e cultura italiana nonché del contingente del corpo insegnante. "Proporrò - ha affermato il Ministro - anche un aumento dei finanziamenti che il Governo assegna ai corsi di lingua e cultura", anche in seguito al venir meno dei finanziamenti del Fondo sociale europeo a partire dal luglio dello scorso anno. L’intervento finanziario, secondo il Ministro, non può essere inferiore a 56 miliardi di lire per il 2002 a fronte degli attuali 44. Sempre in tema di cultura, il Ministro ha ricordato la prevista riforma degli Istituti di Cultura, "strumenti insostituibili per mantenere e consolidare il legame delle collettività all’estero con il Paese d’origine".

Estremamente significativo anche il potenziamento e la ristrutturazione della rete consolare. "Il programma di riorganizzazione deve configurarsi - ha spiegato il Ministro - in termini di adeguamento di organici, strutture e risorse". Tremaglia ha quindi ricordato la moratoria di tre anni per le ipotesi di chiusura delle sedi di Spalato, Newark, Bedford, Coira, Mulhouse, Durban, Sion e Neuchatel. Il Ministero intende inoltre impegnarsi per il potenziamento di sedi particolarmente delicate quali quella di Buenos Aires, Caracas ed altre presenti in Germania. "Intendo - ha precisato Tremaglia - proporre l’apertura di nuove sedi consolari, due delle quali proprio in Argentina". Per meglio affrontare con gli opportuni strumenti la ristrutturazione consolare, di concerto con la Direzione generale per gli Italiani all’Estero è stata avviata un’indagine con l’obiettivo di verificare, per ogni sede, le relative esigenze.

Il Ministro ha poi ricordato la Conferenza Stato, Regioni, Province autonome e CGIE "che avrà il compito di individuare le linee programmatiche della collaborazione tra lo Stato e le Regioni. La Conferenza - ha sottolineato Tremaglia - servirà a confrontare gli indirizzi in materia di politica dell’emigrazione, ai fini di un’armonizzazione ed ottimizzazione dell’assistenza alle comunità italiane nel mondo".

Il Ministro, sempre nel corso dell’audizione, si è poi soffermato su un altro settore cui il Ministero intende riservare un ruolo privilegiato: il raccordo con il mondo delle imprese italiane all’estero. "I nostri imprenditori e uomini d’affari costituiscono un elemento fondamentale per la promozione del sistema Italia, inteso come insieme di valori culturali, economici e sociali". Anche in questa occasione, Tremaglia ha voluto sottolineare che "il contributo degli italiani nel mondo alla bilancia dei pagamenti è stato quantificato per il 1998 su valori superiori a 115mila miliardi di lire".

Il Ministro per gli Italiani nel Mondo ha voluto anche ricordare il ruolo, il contributo di idee, cui il dicastero intende dare la massima importanza, dei 324 parlamentari di origine italiana, ma anche di coloro che partecipano alla vita politica negli organismi regionali o comunali. "Il recente Convegno di Berlino degli italiani eletti negli organismi municipali tedeschi - ha ricordato il Ministro - è stato un passo proprio in tale direzione. Va sottolineato, inoltre, che il 15% dei Sindaci Usa è di origine italiana".

Il Ministero intende agire anche a sostegno degli strati più deboli dell’emigrazione, in particolare degli anziani residenti in America latina. Per loro, il Ministro intende proporre l’estensione del trattamento di pensione sociale. Il Ministero, inoltre, intende rivolgere le dovute attenzioni anche ai lavoratori al seguito di imprese.

A conclusione dell’audizione, il Ministro per gli Italiani nel Mondo ha voluto citare un passo del Dpef che riguarda direttamente le collettività nel mondo, "a testimonianza che quanto finora esposto non è soltanto il programma del mio Ministero, ma del Governo nella sua interezza". Nel Dpef, si legge, tra l’altro: "E’ obiettivo del Governo valorizzare il contributo degli italiani nel mondo alla crescita economica dell’Italia".

 

AIE