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Senato: i lavori della Commissione Esteri del 27 novembre sull'anagrafe

Ripresa la discussione sulle "Disposizioni per il completamento e l'aggiornamento dei dati per la rilevazione dei cittadini italiani residenti all'estero"

E' ripresa, il 27 novembre, in Commissione Esteri del Senato la discussione sulle "Disposizioni per il completamento e l'aggiornamento dei dati per la rilevazione dei cittadini italiani residenti all'estero e modifiche alla legge 27 ottobre 1988". Un provvedimento della massima importanza per i nostri connazionali all'estero, anche alla luce della prossima approvazione definitiva della legge che consentirà l'effettivo esercizio del voto per gli italiani all'estero.

Nella seduta del 27 novembre, alla quale è intervenuto anche il Sottosegretario agli Esteri Baccini per sollecitare la rapida approvazione del provvedimento, l'esame del disegno di legge è stato introdotto dal relatore, senatore Pellicini (AN), il quale ha ricordato come recentemente la Commissione Esteri sia stata chiamata a pronunciarsi su un provvedimento che disponeva il rinvio della rilevazione censuaria degli italiani all'estero sulla base della considerazione che non sarebbe stato possibile disporre di dati attendibili entro la scadenza originaria a causa dell'inadeguatezza delle dotazioni umane e strumentali ordinarie. Ricordiamo, al proposito, che proprio il censimento dei connazionali all'estero è stato prorogato al 21 marzo 2003. Pelliccini ha ricordato che per porre rimedio al problema della scarsa attendibilità delle attuali risultanze anagrafiche relative agli italiani all'estero, nella scorsa legislatura fu presentato dal governo il disegno di legge n. 4721, che fu approvato dalla Commissione Esteri del Senato, ma il cui iter parlamentare non poté concludersi in tempo utile. Il disegno di legge in esame ora si caratterizza - ha spiegato il relatore - per un'impostazione sostanzialmente analoga. Viene infatti prevista l'assunzione di un contingente di contrattisti per far fronte alle esigenze di revisione dei dati in possesso delle anagrafi consolari, con un'elevazione però a 350 unità del numero degli impiegati da assumere in via temporanea, rispetto ai 250 previsti dal precedente provvedimento. L'impegno per il rafforzamento delle dotazioni di personale è affiancato poi dalla previsione del conferimento di risorse supplementari per far fronte all'acquisto di dotazioni informatiche destinate alla rete diplomatico-consolare. Il disegno di legge reca inoltre alcune disposizioni di modifica alla legge n. 470 del 1988, che ebbe ad istituire l'anagrafe degli italiani residenti all'estero (AIRE). In particolare, - come ha sottolineato Pellicini - esse prevedono la cancellazione dagli elenchi dell'AIRE per irreperibilità presunta, salvo prova contraria, una volta trascorsi cento anni dalla nascita del cittadino, ovvero dopo due rilevazioni censuarie consecutive concluse con esito negativo. Si prevede inoltre che, una volta effettuata la revisione dei dati in loro possesso, le anagrafi consolari trasmettano entro quattro mesi le relative risultanze al Ministero dell'interno, al fine di consentire l'aggiornamento delle anagrafi dei comuni. L'onere previsto per l'attuazione del provvedimento è stato indicato in circa 31 miliardi di lire per l'anno finanziario 2002; si prevede infatti che la spesa sarà concentrata unicamente su tale esercizio, sebbene il termine per la rilevazione sia fissato per il marzo 2003. Pellicini ha evidenziato come, in relazione a ciò, "non sia da escludere la necessità, in prosieguo di tempo, di una nuova autorizzazione di spesa". In conclusione, il senatore di AN ha sottolineato come il provvedimento sia "indifferibile per assicurare quella revisione delle risultanze dell'anagrafe degli italiani residenti all'estero che è indispensabile per consentire la concreta attuazione della legge costituzionale che ha introdotto la possibilità dell'esercizio del diritto di voto all'estero".

Il Vice presidente della Commissione Danieli (Margherita), in funzione di presidente, dopo aver espresso apprezzamento per l'impianto del provvedimento, che, ha tenuto a sottolineare, "riproduce in larga misura le disposizioni messe a punto dall'Esecutivo alla fine della scorsa legislatura", ha richiamato l'attenzione sulla "opportunità di un chiarimento circa alcuni nodi problematici". Ad avviso del senatore Danieli, in primis è occorre verificare se sia escluso il rischio che si riproducano disservizi nel rapporto fra le anagrafi consolari e l'AIRE. Al riguardo, Danieli ha ricordato che il dato relativo ai cittadini italiani residenti all'estero risultante dalle rilevazioni delle anagrafi consolari supera di circa un milione di unità le risultanze anagrafiche del Ministero dell'interno. Il senatore della Margherita ha richiamato l'attenzione sul fatto che mentre i servizi statistici centrali del Ministero degli Affari Esteri e del Ministero dell'Interno funzionano perfettamente, non altrettanto può dirsi per i servizi anagrafici di molti comuni, che non riescono ad aggiornare tempestivamente i dati in loro possesso relativi ai cittadini italiani all'estero. "L'esigenza di pervenire al più presto ad una revisione affidabile dei dati è evidente - ha detto Danieli - se si vuole evitare che sia alterata la regolarità delle future elezioni politiche, nelle quali per la prima volta sarà ammesso l'esercizio del diritto di voto per i cittadini residenti all'estero". E, in considerazione di ciò, il senatore ha prospettato l'opportunità di modificare l'articolo 1, comma 3, nel senso di prevedere che, una volta effettuata la trasmissione dei dati aggiornati degli schedari delle anagrafi consolari, le anagrafi comunali debbano essere conseguentemente rettificate nei successivi sessanta giorni. Nel dibattito è intervenuto anche il senatore Andreotti che ha sottolineato l'inopportunità della previsione, di cui all'articolo 1, comma 1, della cancellazione "ipso iure" dall'AIRE dei nominativi dei cittadini all'estero una volta decorsi cento anni dalla nascita. A sua volta il senatore Pianetta (FI) ha affermato di concordare con i rilievi formulati dal senatore Danieli, e dal senatore Andreotti, sottolineando come sia "indispensabile pervenire entro un termine certo, e il più possibile ravvicinato, a superare le attuali condizioni di indeterminatezza delle risultanze anagrafiche relative agli italiani residenti all'estero". Intervenendo nuovamente Danieli ha prospettato l'opportunità dell'assegnazione di termini differenziati per le anagrafi dei comuni e per la cosiddetta anagrafe residuale del comune di Roma per far fronte - ha precisato - alle rettifiche consequenziali ai dati revisionati che saranno trasmessi dalle anagrafi consolari. Ad avviso del senatore occorre infatti garantire un termine "sensibilmente più ampio" per l'anagrafe residuale, che deve gestire circa settecentomila posizioni, con un carico di lavoro in sede di verifica "presumibilmente molto più elevato di quello degli altri servizi anagrafici". Il relatore Pellicini intervenuto in sede di replica, ha concordato sull'opportunità dell'eliminazione della previsione della cancellazione degli ultracentenari dalle liste degli italiani residenti all'estero, come pure sull'esigenza di "apporre un termine tassativo per l'inserimento da parte dei servizi anagrafici delle variazioni consequenziali alle rettifiche delle anagrafi consolari". Al termine della seduta Danieli ha proposto di fissare il termine per la presentazione degli emendamenti a martedì 4 dicembre alle ore 18. La proposta è stata accolta dalla Commissione.

 

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